Internet ha contribuito notevolmente alla crescita economica negli ultimi vent’anni: una serie di opportunità sono oggi raggiungibili in modo semplice proprio grazie alle tecnologie multimediali.
Per opportunità economica si intende qualsiasi acquisto, vendita, locazione, contratto, opzione o altra transazione o accordo che coinvolge proprietà o servizi in cui un consulente può ottenere un vantaggio economico. In quest’ottica l’uso di Internet conferisce potere alle persone aumentando il loro senso di sicurezza, libertà personale e influenza.
Studi recenti hanno dimostrato come internet produrrà nei prossimi anni notevoli risparmi sui costi in molti settori dell’economia, con conseguente crescita della produttività, e prezzi più bassi per i consumatori, con conseguente crescita più rapida del tenore di vita.

 

Le attività economiche in rete

In economia è ben noto che la tecnologia sia il motore chiave della crescita economica di paesi, regioni e città. Il progresso tecnologico consente una produzione più efficiente di beni e servizi più numerosi e migliori, da cui dipende la prosperità.
Oggi le transazioni principali avvengono tramite Internet: degli esempi sono le criptovalute, strumenti di pagamento virtuali che consentono di spostare denaro da una parte all’altra del mondo in modo criptato e dematerializzato, così come il trading online. Quest’ultima è un’espressione che indica la possibilità di investire in maniera del tutto autonoma utilizzando le piattaforme della rete, come spiegato in questa guida indipendente sul trading online.

 

La digitalizzazione dell’economia

Tutti concetti questi che possono rientrare nella macrocategoria di economia digitale: vale a dire la vasta gamma di attività economiche che fanno ricorso a informazioni e conoscenze digitalizzate come fattori chiave di produzione. La digitalizzazione dell’economia crea vantaggi ed efficienze poiché le tecnologie digitali guidano l’innovazione e alimentano opportunità di lavoro e crescita economica.
Un parametro che, purtroppo, in Italia non è ancora a livelli accettabili, se è vero che nel 2018 secondo il Desi (indice di economia e società digitale che monitora le prestazioni digitali globali dell’Europa e traccia i progressi dei paesi dell’Unione Europea) l’Italia è al 25° posto tra i 28 Stati membri dell’UE in termini di digitalizzazione dell’economia.

 

 

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