La cattiva alimentazione, ovvero un regime alimentare sbilanciato, troppo ricco di alcuni nutrienti e carente di altri, può portare delle problematiche alla salute dell’organismo. A volte, non si tratta solo di piccoli e fastidiosi disturbi legati all’apparato digestivo (che possono rivelarsi cause del gonfiore addominale), ma della comparsa di vere e proprie patologie che possono essere anche serie.

Ecco perché è importante conoscere quali sono i principi di una sana e corretta alimentazione, scegliere con cura cosa portare in tavola e conoscere i rimedi giusti per trovare sollievo dai piccoli disturbi.

 

Che cosa si intende con cattiva alimentazione

Con il termine cattiva alimentazione si intende sia abitudini scorrette, come saltare i pasti o mangiare a orari non regolari, sia una dieta non bilanciata con carenza di alcuni nutrienti ed eccesso di altri.

Per esempio, consumare molti cibi processati e industriali, ovvero prodotti raffinati come merendine, dolci e bibite gassate, porta a fare incetta di zuccheri, grassi e calorie che, invece, dovrebbero essere assunti nelle giuste quantità. Anche consumare molti prodotti che contengono ingredienti artificiali, come sciroppi ricchi di fruttosio, oli idrogenati, aromi, additivi e coloranti significa avere una cattiva alimentazione.

Anche se non si consumano cibi industriali e confezionati, quando la propria dieta è sbilanciata eccessivamente nel consumo di carboidrati o proteine si parla di cattiva alimentazione.

Seguire le linee guida consigliate dagli esperti di nutrizione e praticare attività fisica regolarmente sono due aspetti fondamentali per avere uno stile di vita sano e attivo e prevenire diverse problematiche.

 

Cattiva alimentazione: ecco i sintomi principali

Non sempre i sintomi di una cattiva alimentazione sono semplici da individuare, perché molto soggettivi e spesso difficili da collegare al consumo di un determinato alimento. A volte, poi, un sintomo come l’astenia può essere la conseguenza sia di una dieta troppo ricca di grassi, ma anche della carenza di ferro, una condizione che spesso si presenta se non si segue un regime alimentare bilanciato o se si è vegani.

La cattiva alimentazione è tra le cause del gonfiore addominale, un disturbo molto comune e fastidioso che è causato dalla grande quantità di gas che si accumulano nello stomaco o nell’intestino e spesso può essere associato a dolore intenso.
A volte, oltre al consumo di alcuni cibi, come alimenti grassi, bevande gassate e zuccherate o alcoliche, questo problema viene accentuato anche da abitudini scorrette, come mangiare troppo velocemente, fumare o se si è sottoposti a stress e ansia.

In realtà, la gamma di sintomi è così vasta che include problemi di umore, sonno, concentrazione e memoria. Oltre a disturbi fisici come stanchezza, mal di testa, bruciore di stomaco, stipsi, diarrea e perfino alterazione del ciclo mestruale.

 

Le conseguenze di una cattiva alimentazione nel tempo

Se a tutti può capitare di consumare cibi particolarmente ricchi di condimenti e grassi, come in occasione di uscite con gli amici o eventi, è pur vero che quando la cattiva alimentazione è diventata un’abitudine a lungo andare si può rischiare di sviluppare patologie anche gravi, come l‘obesità, ipertensione, anemia e diabete.

Sicuramente seguire un’alimentazione non corretta ricca di grassi, zuccheri e calorie, espone al rischio di veder accumulare chili che, se non smaltiti, possono andare a pesare letteralmente sul cuore, sulle articolazioni e sul metabolismo, oltre che donare un aspetto fisico poco gradevole.

Se si consumano troppi zuccheri, il rischio di sviluppare il diabete è elevato, così come se si ha una dieta ricca di sodio si è maggiormente esposti all’ipertensione.

Quando, invece, l‘alimentazione è sbilanciata e c’è una carenza di vitamine, magari perché si consuma poca frutta e verdura, si può assistere a stanchezza, difficoltà di concentrazione e a un calo delle naturali difese immunitarie e addirittura assistere a problemi del comportamento o a sbalzi d’umore.
La carena di alcuni nutrienti provoca anche caduta dei capelli o un loro diradamento, così come influisce negativamente sulla salute e l’aspetto della pelle. Per questo, però, esistono ottimi integratori naturali da assumere dietro consiglio del proprio medico.

Ecco perché è necessario abituarsi ad adottare una corretta alimentazione fin da bambini, limitando gli snack dolci e le bevande zuccherate, pericolosi anche per la salute dei denti, e seguire una dieta bilanciata anche in fasi particolari come la gravidanza, l’allattamento, la menopausa e la terza età.

 

 

 

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