Quando si deve acquistare un nuovo carrello elevatore, è importante analizzarne tutte le caratteristiche.

Affidandoci a un rivenditore esperto potremo avvalerci della consulenza di esperti del settore che sapranno guidare la nostra scelta, suggerendoci il mezzo più idoneo alle nostre esigenze (vedi, per esempio, Orzi Carrelli Elevatori).

Un buon carrello elevatore, oltre a essere integro in ogni sua parte, deve essere adatto al lavoro che si intende svolgere. Questo significa che si dovranno valutare la portata massima, la possibilità di utilizzarlo in contesti a rischio, come in presenza di gas esplosivi, e l’idoneità al lavoro in interni o in esterni.

Un altro aspetto molto importante è l’alimentazione, che può essere elettrica o diesel. In cosa differiscono queste due tipologie di muletto? È possibile usarli nei medesimi contesti o sono idonei a utilizzi diversi?

 

  • Il carrello elevatore diesel

Partiamo dal carrello alimentato con motore diesel.

Questo tipo di mezzo è perfetto per il lavoro all’aperto. La conformazione dei muletti diesel li rende adatti per lavorare anche sul bagnato o su superfici non perfettamente livellate.

In più, il carburante consente un’autonomia maggiore rispetto alla carica elettrica. Oltre a durare più a lungo non necessita di dispositivi di ricarica, potendo essere rifornito in qualsiasi momento presso un distributore o usando una tanica di gasolio.

 

  • Il carrello elettrico: pro e contro

Il primo aspetto a cui si pensa quando si parla di carrello elevatore elettrico è il minor impatto ambientale.

Tema caldo degli ultimi anni, l’impatto ambientale è uno degli elementi che vanno presi in considerazione quando si sceglie un nuovo mezzo da impiegare in ambito lavorativo.

Oltre a essere meno inquinante, il muletto elettrico non emette gas di scarico nocivi ed è estremamente silenzioso.

Questi due aspetti lo rendono ideale per lavorare al chiuso, come all’interno di magazzini o di capannoni.

Inoltre risulta più comodo e meno stressante per l’addetto al carrello in quanto vibra meno rispetto alla tipologia diesel.

Tra gli aspetti negativi ci sono i tempi di autonomia e di ricarica. A differenza dei mezzi alimentati a gasolio, quelli elettrici dispongono di minore autonomia e di postazioni idonee per effettuare la ricarica.

In più, riportare al 100% la carica della batteria richiede molto tempo. Questo fattore potrebbe comportate delle perdite in termini di rendimento lavorativo.

 

  • Conclusioni: meglio elettrico o diesel?

Come abbiamo visto, la scelta del tipo di alimentazione varia in base all’utilizzo che dobbiamo fare del carrello elevatore.

Se necessitiamo di un mezzo con un livello di autonomia molto elevato, che possa essere utilizzato per più di 8 ore consecutive e che non lasci a piedi i nostri lavoratori nel bel mezzo di un lavoro, di certo la scelta migliore è un carrello diesel.

Se invece la nostra priorità è quella di avere un mezzo idoneo per gli ambienti chiusi, che non emetta gas nocivi o rumori fastidiosi, dovremo puntare su un muletto di tipo elettrico.

Certo, qualunque sia la nostra scelta, dovremo accettare dei compromessi: poca autonomia da una parte, rumore e inquinamento dall’altra.

Per non sbagliare è preferibile affidarsi a dei professionisti e farsi consigliare il mezzo più adatto al tipo di lavoro che si deve svolgere.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *