Nell’universo Marvel manca la figura dell’eroina “di punta”. La casa editrice dell’Uomo Ragno fatica a trovare un figura centrale nel suo parco di “quote rosa” mentre nella Dc Comics dagli anni quaranta c’è Wonder Woman

Solo recentemente, grazie al grande successo dei film targati Marvel Studios, due eroine si stanno candidando come pretendenti al ruolo: la letale Vedova Nera, creata negli anni sessanta, e la nuova Capitan Marvel.

Capitan Marvel è nuova per quanto riguarda il nome e il ruolo, ma dietro quel nome si nasconde un personaggio di vecchia data e dalla lunga e complessa vita editoriale: Ms. Marvel, alias Carol Danvers.

 

Figlia del movimento femminista

Carol Danvers appare per la prima volta nel 1968 su Marvel Super Heroes n. 13, creata dallo sceneggiatore Roy Thomas e il disegnatore Gene Colan in una storia di Capitan Marvel, il supereroe bianco e verde di origine kree (il suo vero nome è Mar-Vell).

CAROL DANVERS DA MS. MARVEL A CAPITAN MARVEL
Ci viene presentata come un ufficiale dell’aeronautica statunitense e capo della sicurezza di Cape Canaveral, dove sarebbero partiti i missili per la Luna.

CAROL DANVERS DA MS. MARVEL A CAPITAN MARVEL
L’incontro tra Carol Danvers e Capitan Marvel

Fin dagli esordi la bionda Carol appare come un personaggio emancipato, una donna militare con una certa autorità. Siamo ben lontani dalle “fidanzatine” di Stan Lee, segretarie o infermiere come Karen Page, Pepper Potts o Jane Foster, sempre in pena per il loro amato e desiderose di sposarsi.
Carol Danvers a poco a poco scompare, quando  Capitan Marvel indossa un nuovo costume rosso e blu incrociando la strada di Rick Jones, che diventa suo partner.

Negli anni settanta il movimento femminista fa molto parlare di sé e la Marvel ne deve tenere conto, quando cerca di conquistare le lettrici della nuova generazione lanciando alcune superoine nuove di zecca.
Vedono così la luce Valchiria del gruppo dei Difensori, la Donna Ragno, la cugina del Golia Verde She-Hulk e, nel 1977, Ms. Marvel. Nella lingua inglese con Ms. si indica una donna senza specificare se è nubile (Miss) o coniugata (Mrs.). Come suo alter ego venne scelta Carol Danvers.

CAROL DANVERS DA MS. MARVEL A CAPITAN MARVEL

Rimasta coinvolta in uno scontro tra Capitan Marvel e il suo nemico Yon Rogg, Carol viene investita dalla esplosione di un dispositivo alieno, che la rende un ibrido umano-kree dagli immensi poteri, quali il volo, la superforza, la capacità di assorbire energia, parziale invulnerabilità e controllo molecolare sul proprio costume (che può tramutarsi nei suoi abiti civili).

CAROL DANVERS DA MS. MARVEL A CAPITAN MARVEL

Gli autori della serie di Ms. Marvel sono inizialmente lo sceneggiatore Gerry Conway e il disegnatore John Buscema, che le danno un nuovo lavoro come redattrice di una rivista femminile intitolata Woman, pubblicata nientemeno che da J. Jonah Jameson, il burbero capo del fotografo Peter Paker, al quale Carol riesce a tenere testa.

All’inizio Carol Danvers non sa di essere Ms. Marvel, come se le due fossero entità differenti che occupano lo stesso corpo, cambiando addirittura la pettinatura quando diventa la supereroina (con un taglio alla Farah Fawcett). Ma in seguito Carol recupera la propria identità.

I fan trascinano il personaggio in una polemica: come è possibile ritenere femminista un’eroina che è la versione femminile di un eroe maschio e che va in giro con l’ombelico scoperto? Al di là dei proclami iniziali, è probabile che, in realtà, anche le nuove eroine Marvel fossero state create più per il pubblico maschile che per quello femminile.

Dopo pochi numeri alla stesura dei testi arriva l’inglese Chris Claremont, che approfondisce la personalità del personaggio introducendo la famiglia Danvers, tra cui spicca il padre severo e all’antica che non l’ha mai incoraggiata.

Sulle pagine di Ms. Marvel, Claremont fa esordire alcuni dei personaggi che in seguito diventeranno determinanti nelle sue storie degli X-Men, come Deathbird e Mistyca.
Nei piani originali di Claremont c’era l’idea di farle incontrare, nei numeri 24 e 25, Sabretooth (creato da lui stesso su Iron Fist) e di far esordire Rogue, la Confraternita dei Mutanti Malvagi (con Pyro, Destiny e Valanga) e il Club Infernale (con Carol posseduta e vestita da Regina Nera, cosa poi accaduta a Jean Grey), ma la serie viene chiusa bruscamente con il numero 23 a causa delle scarse vendite.

A nulla è servito l’arrivo ai disegni di Dave Cockrum (creatore grafico dei nuovi X-Men) e dell’esordio del nuovo look di Ms. Marvel, con i capelli lunghi, il costume blu e gli stivali alti.

CAROL DANVERS DA MS. MARVEL A CAPITAN MARVEL

Questo è forse uno sliding door mancato per Ms. Marvel. Considerando l’incredibile successo ottenuto da Claremont e Cockrum sulle pagine di X-Men, con un po’ più di tempo a disposizione forse i due avrebbero potuto rendere il titolo un must.
Le due storie rimaste inedite vengono pubblicate solo 13 anni dopo, nel 1992, su Marvel Super Heroes n. 11.

Con la chiusura della serie, per Ms. Marvel si spalancano le porte del palazzo dei Vendicatori, ma quella che doveva essere una consacrazione si rivela l’esatto contrario.

 

Carol Danvers nei Vendicatori

Ms. Marvel si unisce ai Vendicatori, comparendo regolarmente sulle pagine della loro testata fino al fatidico numero 200. Su quest’albo, pubblicato nel 1980, avviene un avvenimento che sconvolge la vita del personaggio.

In modo assolutamente misterioso, Carol si scopre incinta.
Non solo: nel giro poche ore si trova sul punto di partorire, e il bambino da lei generato diventa adulto nello stesso lasso di tempo.

Questo essere si rivela essere tale Marcus, figlio di un vecchio avversario dei Vendicatori, il viaggiatore temporale Immortus, che, prigioniero in un’altra dimensione nota come Limbo, ha ideato un piano per fuggire servendosi di una donna.

Tramite illusioni e un lavaggio del cervello aveva sedotto Carol attirandola nel Limbo, l’aveva messa incinta trasmettendo la propria coscienza nel feto, divenendo così padre di sé stesso.

CAROL DANVERS DA MS. MARVEL A CAPITAN MARVEL

La cosa che crea scandalo tra i fan è che Carol, nonostante sia stata manipolata, rimane a fianco del suo stupratore e i Vendicatori non fanno nulla per impedirlo, semplicemente augurandosi che le cose vadano bene per la coppia.

Gli autori sono lo sceneggiatore David Micheline, con il contributo di Bill Mantlo, e il disegnatore George Perez. Jim Shooter, direttore della Marvel, si scusa per questa storia, ritenendo che la colpa sia da attribuire allo scarso coordinamento da parte dell’editor con gli autori.

Un anno dopo, nel 1981, Chris Claremont torna all’eroina che ha contributo a lanciare, scrivendo un “annual” estivo dei Vendicatori che cerca di mettere una pezza sulla scabrosa faccenda.
Rogue, membro della Confraternita dei mutanti malvagi agli ordini di Mystica, combatte Carol Danvers assorbendone definitivamente i poteri e la memoria.

Carol viene lasciata precipitare dal ponte di San Francisco, dove viene soccorsa dall’eroina locale, Jessica Drew alias l’originale Donna Ragno (altro personaggio scritto in passato da Claremont), che la porta dal professor Xavier, leader degli X-Men, per essere aiutata a recuperare i ricordi.

L’annual, disegnato da Michael Golden, contiene anche uno scontro tra i Vendicatori e gli X-Men, ma il punto focale della storia è l’accusa che Carol lancia ai suoi ex compagni, ritenendosi tradita da loro in quanto non hanno capito come la sua volontà fosse in balia di Marcus e di come avessero preso tutto alla leggera.
La nostra eroina si congeda così dai Vendicatori, privata dei poteri e della fiducia nei suoi compagni. Si tratta della fine per Ms. Marvel, ma non per Carol Danvers.

CAROL DANVERS DA MS. MARVEL A CAPITAN MARVEL

Claremont non si dimentica di lei riprendendola saltuariamente sugli X-Men, dove accompagna i mutanti nello spazio in missione contro la Covata, nel 1982.
In questo episodio Carol stabilisce un legame con una fonte di energia aliena nota come Buco Bianco, che le fa ottenere dei nuovi poteri di “livello cosmico”. Adesso il suo nome è Binary.

CAROL DANVERS DA MS. MARVEL A CAPITAN MARVEL

Così Binary si unisce ai Predoni Stellari guidati da Corsaro, il padre di Ciclope, e diventa una guest star delle testate mutanti, ma è innegabile che per il personaggio si tratta di una retrocessione.

Dell’eroina che sarebbe potuta diventare la Wonder Woman della Marvel rimane solo un pallido ricordo. Intanto il suo posto nei Vendicatori viene preso da un’altra eroina che porta avanti la tradizione (e il nome per intero) di Capitan Marvel (morto di cancro in un famoso numero speciale di Jim Starlin), ossia l’afroamericana Monica Rambeu.

 

Il ritorno come Warbird

Per circa 16 anni una generazione di lettori non incontra l’eroina che fu Carol Danvers, fino a quando nel 1998 lo sceneggiatore Kurt Busiek e il disegnatore George Perez, incaricati di rilanciare la testata Avengers (che da alcuni anni non vendeva più tanto bene) la inseriscono nuovamente nei Vendicatori.

Persi i poteri di Binary e recuperati quelli di Ms. Marvel, Carol Danvers riprende il ruolo di vendicatrice indossando il vecchio costume, ma adottando il nuovo nome di battaglia di Warbird.

Busiek la mette al centro delle sue storie, mostrando come Carol sia incline alla disobbedienza e all’indisciplina, rivelandosi così una compagna di squadra poco affidabile.
Queste carenze e la poca fiducia in sé stessa la fanno cadere nel baratro dell’alcolismo (come già era successo a Iron Man). Per questo viene radiata dai Vendicatori, trovandosi costretta a imparare ad affrontare i propri demoni per rialzarsi.


Con un nuovo costume, un’armatura di metallo sopra una tuta nera, e un nuovo atteggiamento interiore, Carol Danvers torna nei ranghi dei Vendicatori giusto in tempo per affrontare la loro ora più nera.

A causa della follia di Scarlet i Vendicatori perdono alcuni membri storici come Visione, Ant Man II (Scott Lang) e Occhio di Falco, e sono costretti a sciogliersi.

Nel 2004 lo sceneggiatore Brian Michael Bendis scrive Vendicatori Divisi, in cui prende la decisione di sciogliere la vecchia squadra e di sostituirla con i Nuovi Vendicatori, un gruppo che comprende i classici Capitan America e Iron Man, le superstar Wolverine e Uomo Ragno, più le immancabili quote “rosa” e “nera”, con il rilancio della Donna Ragno e Luke Cage, altri due personaggi caduti in disgrazia tra gli anni settanta e ottanta.

Per Carol a un certo punto non c’è più posto in squadra, ma Bendis non si scorda di lei.
Oltre a farla apparire nella serie Alias, come migliore amica della protagonista Jessica Jones, la include nel maxievento House of M, dove la realtà dell’universo Marvel diventa un’utopia mutante e dove Carol è un eroina stimata ed ammirata in tutto il mondo con il nome di Capitan Marvel.


Questa esperienza nella realtà alternativa dà a Carol la definitiva fiducia dei propri mezzi e, ripresi il costume e il nome di Ms. Marvel, diventa di nuovo un’eroina di punta della comunità dei supereroi.
Sui testi di Brian Reed e con i disegni Roberto De La Torre, nel 2006 viene lanciata una nuova testata dedicata a Ms. Marvel, che dura fino al 2010 per  50 numeri. Più del doppio della sua prima serie.


Nel frattempo Ms. Marvel prende parte anche al nuovo maxievento di casa Marvel, Civil War, appoggiando la causa governativa di Iron Man e unendosi ai suoi Potenti Vendicatori.

Nel 2008, con l’avvento del Dark Reign di Norman Osborn, Ms. Marvel diventa una fuorilegge si unisce ai Vendicatori ribelli nella serie New Avengers.
Nel corso degli anni il personaggio è una presenza fissa in quasi tutte le testate dedicate ai Vendicatori. Da segnalare l’esistenza di due Ms. Marvel malvagie tra i Vendicatori Oscuri di Norman Osborn: a indossare il costume rosso di Carol ci sono prima la criminale Moonstone e poi la scienziata malvagia Superia.

Fino a quando, nel 2012, la Marvel decide di puntare forte su di lei, dandole un nuovo nome, un nuovo costume e una nuova serie.

 

Carol Danvers diventa Capitan Marvel

A quasi 45 anni di distanza dalla prima, la Marvel lancia una nuova serie regolare dedicata a Capitan Marvel, ma questa volta a utilizzare questo nome è Carol Danvers, con un nuovo costume rosso e blu.

Scritta da Kelly Sue DeConnick e disegnata da Dexter Soy, la serie ha un cast quasi esclusivamente composto da donne. Ampliando i dettagli della vita personale di Carol, i suoi trascorsi nell’aviazione e incentrata sul modo in cui intende portare avanti la leggenda di Capitan Marvel.

Carol Danvers è ora uno dei personaggi di punta della serie Avengers e al centro di molte trame importanti, come ad esempio i nuovi maxi eventi della Marvel come Civil War II e Empyre.

 

Il film di Capitan Marvel

Nel 2019 Capitan Marvel è la protagonista del film omonimo, interpretata dal premio Oscar Brie Larson. Il film è abbastanza fedele al personaggio, con la variante di Mar-Vell: nel film il capitano Kree, che funge ma mentore e modello per Carol, non è un uomo ma una donna, interpretata da Annette Brening. Il personaggio assomiglia molto a Helen Cobb, aviatrice apparsa nella serie a fumetti scritta da Kelly De Connick.

Capitan Marvel ritorna nel film campione d’incassi Avengers Endgame, dove viene rappresentata come il personaggio più potente dell’intero Marvel Cinematic Universe, in grado di tener testa a Thanos.

Dopo tanti tentativi forse Carol Danvers è finalmente diventata un eroina importante dell’universo Marvel, e c’è da credere che lotterà in ogni modo per cercare di mantenere questa posizione.

 

 

 

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