Blue Beetle è oggi uno degli eroi “minori” della Dc Comics, malgrado questo è piuttosto conosciuto dal grande pubblico grazie alla sua lunga militanza nella Justice League e alla sua partnership con Booster Gold.

L’insolito duo composto da Blue Beetle e Booster Gold ha dato vita a un sodalizio tra i più solidi e longevi nel mondo di comics, tanto che non si può fare quasi il nome di uno senza associarlo all’altro.

L’originale Blue Beetle

La storia editoriale di Blue Beetle è assai contorta e complicata, tanto che i diritti sono passati in mano a varie case editrici.
Viene ideato nel 1939 da Will Eisner per i testi (ma non è certo) e Charles Nicholas Wojtoski per i disegni su Mistey Men Comics n. 1, un albo della Fox Comics. Si tratta di uno dei primissimi supereroi della storia, creati nel tentativo di replicare il successo ottenuto dal lancio di Superman nell’anno prima.

Dan Garrett è un poliziotto figlio di un agente ucciso da un criminale che decide di darsi alla lotta al crimine. All’inizio non indossa un costume particolare, sembra più un personaggio delle pulp.

BLUE BEETLE, UN COMMEDIANTE ALLA DC BLUE BEETLE, UN COMMEDIANTE ALLA DC
Dopo alcuni episodi Blue Beetle viene dotato di superpoteri, come la super forza, grazie all’effetto di una insolita vitamina chiamata 2X.

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Avendo riscosso un certo successo, dal 1942 al 1944 ottiene un albo tutto suo.

BLUE BEETLE, UN COMMEDIANTE ALLA DC
Come quasi tutti i numerosi supereroi degli anni quaranta, Blue Beetle interruppe le pubblicazioni alla fine del decennio.

Nel 1964, in piena Silver age, la Charlton Comics riprende il personaggio dandogli una nuova origine. A seguito della retcon, la vitamina viene sostituita da un misterioso manufatto egizio a forma di scarabeo.
Autori di questa nuova versione sono lo sceneggiatore Joe Gill e il disegnatore Tony Tallarico.

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Il Blue Beetle definitivo di Steve Ditko

Nel 1966 Steve Ditko passa alla Charlton dopo aver lasciato la Marvel, per la quale aveva creato l’Uomo Ragno e il Dottor Strange, a causa dell’ennesimo litigio con Stan Lee.
In appendice alla rivista Captain Atom n. 83 (personaggio, tra l’altro, dello stesso Ditko) presenta Ted Kord, il secondo Blue Beetle. Soggetto e disegni sono suoi, mentre i dialoghi li scrive Gary Friedrich.

Ted, erede delle industrie Kord, si rivolge al proprio insegnante, Dan Garrett alias Blue Beetle, per fermare il piano criminale organizzato da suo zio Jarvis. Il quale, con la costruzione di un esercito di androidi, intende impadronirsi della città.
Garrett blocca il criminale, ma muore durante lo svolgimento della missione facendo giurare al ragazzo di continuare la sua opera diventando il nuovo Blue Beetle.

Allenandosi duramente e usando il suo genio scientifico per crearsi dei gadget tecnologici, tra cui un versatile aeromobile a forma di scarabeo, il giovane Kord diventa così il secondo Blue Beetle.

In questa nuova versione dell’eroe, Ditko mette molte caratteristiche dell’Uomo Ragno, la sua precedente creatura. Ted Kord, infatti, assomiglia a Peter Parker sia nell’aspetto fisico sia in quello caratteriale.

Entrambi hanno uno stile di lotta acrobatico e senso dell’umorismo che utilizzano in battaglia per mascherare il nervosismo.
Come Parker, anche Kord sente un grosso senso di colpa in quanto si ritiene responsabile della dipartita del suo mentore.

BLUE BEETLE, UN COMMEDIANTE ALLA DC

Nel 1967 il personaggio ha di nuovo una testata propria, dove viene pubblicata in appendice un’altra creatura di Ditko: l’enigmatico The Question.
I due eroi avranno anche dei team up insieme.


Dopo che la Charlton Comics chiude le pubblicazioni, nel 1983 i diritti di Blue Beetle, The Question e gli altri personaggi come Captain Atom, Nightshade e Peacemaker vengono acquistati da Dick Giordano per conto della Dc Comics, dove vanno incontro ad un nuovo destino editoriale

Nella Justice League

Originariamente, i personaggi presi dalla Charlton dovevano essere utilizzati da Alan Moore come membri dei Watchmen, ma gli editor Dc decisero di integrarli nell’universo tradizionale di Batman e Superman.

Allora Moore per il suo capolavoro decide di ispirarsi ai personaggi della Charlton, modificandoli un poco.
Per il ruolo di Blue Beetle l’autore inglese crea Nite Owl, che in effetti è una copia di Ted Kord. Come lui è il successore di un eroe della generazione precedente (Dan Garrett / Hollis Mason), ha una aeronave per gli spostamenti (a forma di gufo invece che di coleottero) e fa coppia con l’enigmatico investigatore Rorscharch (ispirato a The Question).

Nel 1985, Blue Beetle e i suoi colleghi originari della Charlton Comics prendono parte al megaevento Crisi sulle Terre Infinite, di Marv Wolfman e George Perez, grazie al quale diventano a tutti gli effetti dei supereroi della Dc Comics.
Blue Beetle ha un ruolo rilevante nella saga, comparendo fin dal primo numero.


Nell’universo Dc, Blue Beetle trova un posto all’interno della rinnovata Justice League International (JLA)scritta a quattro mani da Keith Giffen e J.M. DeMatteis, e disegnata da Kevin Maguire.

L’idea originale degli autori era quella di creare una squadra composta dall’élite degli eroi Dc (come quella che formerà anni dopo Grant Morrison), ma il rinnovamento del parco eroi che sta attraversando la Dc dopo la Crisi delle Terre Infinite non lo rende possibile. Soltanto Batman, tra i big, è disponibile per gentile concessione dell’editor Dennis O’Neil.

Così attorno a Batman viene costruita una squadra di eroi tutti da scoprire, salvo i veterani Martian Manhunter e Black Canary. C’è l’insopportabile Guy Gardner (una Lanterna Verde dalla testa calda che si rivela la star del titolo), Capitan Marvel (anche lui incluso nel mondo Dc dopo Crisi), Mister Miracle (creato da Jack Kirby negli anni settanta e da allora in disuso) e il Dottor Fate (eroe della Golden age ben poco utilizzato).


In un epoca passata alla storia per la decostruzione del mito del supereroi, dove titoli dai contenuti seri e duri come Watchmen di Alan Moore, Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller e Sandman di Neil Gaiman rivoluzionano il modo di narrare il genere, un titolo come Justice League International appare come una mosca bianca: e il fumetto, scritto come una commedia, vede proprio in Blue Beetle uno dei personaggi meglio riusciti.

Giffen e De Matteis lo affiancano a Booster Gold, un supereroe proveniente dal futuro che intende mantenersi sponsorizzando le proprie azioni da eroe. Lui e Beetle danno così vita a un lungo sodalizio.

Le dinamiche tra i due, i loro tentativi di arricchirsi sfruttando il brand della League, oltre al loro senso dell’umorismo spesso frainteso e fuori luogo diventano delle costanti. “Blue and Gold” torneranno anche in seguito.

Per un certo periodo Blue Beetle deve lottare con i problemi di peso, diventando bersaglio per le critiche dell’arrogante Guy Gardner, ma riesce a tornare in forma grazie all’aiuto di General Glory, parodia di Capitan America della Marvel.

In questa chiave ironica, Blue Beetle trova la propria consacrazione diventando un’icona per quanto riguarda quei supereroi che non si prendono troppo sul serio.
Justice League International viene pubblicata per quasi 10 anni, dal 1987 al 1996, e Blue Beetle in questo periodo è sempre tra i membri più rilevanti.

Anche per lui, però, arrivano tempi cupi. Blue Beetle è presente ne La Morte di Superman, scritta nel 1994 da Dan Jurgens.


Nel fumetto viene travolto dalla furia distruttrice di Doomsday, finendo in coma dopo il massacro perpetuato dal mostro che uccide Superman.

La vecchia Justice League International ha un breve revival nel 2003, quando alcuni membri, tra cui Blue Beetle e Boostter Gold, vengono contattati dall’ex manager della Lega, Maxwell Lord, nel nuovo team dei Super Buddies. I risultati sono disastrosi.

La serie, realizzata del vecchio team creativo Giffen/De Matteis/Maguire è un omaggio spassoso al celebre ciclo del 1987, ma finisce per essere solo una breve parentesi nostalgica.

La morte di Ted Kord e il terzo Blue Beetle

Nel 2005, all’interno della miniserie Countdown a Crisi Infinita (preludio al crossover per il ventennale di Crisi sulle Terre Infinite), scritta da Geoff Johns e Greg Rucka, Blue Beetle indaga sul furto di denaro e di materiali alla propria compagnia.

Nessuno membro della comunità di supereroi sembra prenderlo sul serio ritenendo che Ted Kord stia seguendo una pista fasulla, tranne l’inseparabile amico Booster Gold, che rimane ferito durante le indagini.

Rimasto solo nel proseguo della ricerca, Ted scopre che dietro l’appropriazione indebita c’è il vecchio manager della JLI, il solito Maxwell Lord, che sta usando quei fondi per finanziare l’agenzia Checkmate e il suo progetto Brother Eye, un sofisticato satellite con il quale tenere sotto stretta sorveglianza la comunità dei supereroi, da lui ritenuta ingestibile e una minaccia per l’umanità.

Davanti al rifiuto di Ted di unirsi alla sua causa, Lord lo uccide sparandogli alla testa.
Una morte drammatica per un personaggio apparso fin lì come comico e dai toni leggeri.
La sua morte, e la vendetta compiuta da Wonder Woman nei confronti dell’assassino, sono una delle cause scatenanti che portano alla nuova Crisi.

Ted Kord muore così, ma per Blue Beetle non è ancora finita. Come vuole la tradizione della Dc, quando cade un eroe si fa avanti qualcun altro per portarne avanti il nome. Fa quindi il suo esordio nel 2006, proprio sulla pagine di Crisi Infinita, Jaime Reye, il terzo Blue Beetle.

Scopriamo che lo scarabeo magico che dava i poteri a Dan Garrett (e che Ted Kord aveva precedentemente lasciato al mago Shazam) viene perso, per riapparire a El Paso, in Texas, dove viene ritrovato dallo studente latinoamericano Jaime Reyes.

Il ragazzo viene contattato da Booster Gold, amico fraterno di Ted, ancora in lutto per l’amico, il quale scopre che il potente manufatto si è fuso con il corpo del ragazzo.

Lo scarabeo crea per Jaime una formidabile armatura hi tech fornita di varie armi, oltre a una intelligenza artificiale che lo istruisce rendendolo un superumano a tutti gli effetti, diversamente dal predecessore.


Blue Beetle III si differenzia molto dal secondo. Se per le sue caratteristiche Ted Kord era sotto alcuni aspetti simile a Batman, Jaime ricorda più Iron Man della Marvel, con la sua armatura iper-tecnologica.
Ma questa è un’altra storia…

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