“… vidi l’uomo uscire del tutto dalla finestra e iniziare a scendere lungo il muro del palazzo

sul tremendo abisso, a faccia in giù col suo mantello che s’apriva attorno a lui come grandi ali”

Da Dracula di Bram Stoker (1897)

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Dracula in un poster del film (1931) e due immagini di Batman (1960 e 2000)

 

Nei due articoli precedenti (qui e qui) si è parlato di personaggi letterari, teatrali e cinematografici che potrebbero avere anticipato o ispirato la figura di Batman, apparsi tra 1800 e 1930.

Qui parleremo di altri suoi possibili precursori in film usciti tra il 1920 e il 1940, esaminando in particolare quelli caratterizzati da costumi da diavoli e da vampiri.

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4 Devils: locandine del film di Murnau in versione muta (1928) e sonorizzata (1929)

 

Dal romanzo del danese Herman Bang del 1890 su quattro orfani diventati trapezisti, De Fire Djævle (I quattro diavoli), era già stato tratto un film danese nel 1911 e uno tedesco-danese nel 1921, quando nel 1928 uscì lo statunitense 4 Devils di Friedrich Murnau, oggi perduto, in cui appaiono degli interessanti costumi

Nel film del 1928 i 4 Diavoli hanno calzamaglie con sopra perizomi (come quelli che saranno tipici dei supereroi), grandi mantelli e copricapo con quelle che sembrano corna, mentre in realtà sono orecchie a punta da animali.

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4 Devils (1928), i quattro acrobati a colori e nel film in bianco e nero

 

Sulle foto a colori delle locandine si vede che i cappucci erano rossi e i mantelli rossi a strisce gialle, ma nel film in un’epoca ancora senza il colore il rosso appariva nero. Così nei fotogrammi superstiti, come quelli che illustrano la versione del libro edito da Grosset & Dunlap nel 1928, più che diavoli i quattro acrobati sembrano… pipistrelli.

Orecchi e mantelli scuri anticipano vagamente l’aspetto grafico di Batman, undici anni dopo.

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4 Devils (1928): i costumi in apparenza scuri che prefigurano Batman (1939)

 

Non si sa se questi cappucci e mantelli influiranno sulla proposta dello sceneggiatore Bill Finger al disegnatore Bob Kane affinché Batman ne abbia di simili, ma come cinefilo molto probabilmente conosceva quel film.

Tra l’altro, per l’albo Detective Comics n. 50 (1941) Finger scriverà la storia di Batman “The Case of the Three Devils” (“Il caso dei Tre Diavoli”), in cui tre ladri acrobati con tute rosse e cappucci cornuti compiono analoghe prodezze da trapezisti.

Quei tre, anni dopo, saranno ribattezzati Daredevils ed è probabile che ispireranno poi il nome (precedentemente appartenuto al famoso supereroe degli anni quaranta della Gleason – NdR) e l’aspetto dell’omonimo supereroe Marvel.

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I 4 Diavoli del film di Murnau (1928) e i Tre Diavoli avversari del Batman di Finger (1941)

 

Anche le grandi ombre proiettate dai 4 Diavoli sul telone del circo avranno un corrispondente abbastanza preciso nelle ombre proiettate da Batman nei fumetti, ma che non deriveranno solo da questo film.

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Alte ombre sul tendone da circo del film 4 Devils (1928) e in Batman (1941)

 

Nel film del 1926 The Sorrows of Satan (I dolori di Satana) di David W. Griffith, tratto dal libro omonimo di Marie Corelli del 1895, Satana lascia le sembianze umane di Adolphe Menjou e la sua vasta ombra dalle ali di pipistrello terrorizza l’attore Ricardo Cortez. Le alte ombre incombenti sui criminali saranno tipiche di Batman.

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Angoscianti ombre del film Sorrows of Satan (1926) e di Batman (1940)

 

Analoghe ombre espressioniste si trovano in molti altri film tra gli anni venti e quaranta, anche contemporanei ai primi albi di Batman, come nel remake del 1940 di The Mark of Zorro (Il segno di Zorro), in cui capita che il giustiziere sia l’unico a proiettare una grande ombra, proprio come accadrà in molte scene di Batman.

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Come l’ombra dell’eroe domina la scena nel film The Mark of Zorro (1940) e in Batman (1941)

Ma le ombre che ci interessano di più, e che più d’ogni altra avrebbero potuto abbastanza facilmente ispirare Batman, sono quelle dei vampiri. Soprattutto quella del loro principe: Dracula.

C’era già stato qualche film su di lui (un Drakula ungherese perduto del 1921, il Nosferatu di Murnau del 1922…), in cui però fu trascurato il mantello, simile a grandi ali, descritto nel libro di Bram Stoker del 1897.

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Il conte Dracula dei film muti Drakula Halala (Dracula il vampiro,1921) e Nosferatu (1922)

 

Fu nel 1924, con la trasposizione del romanzo Dracula nell’omonimo dramma teatrale di Hamilton Deane, che la fama del conte vampiro dal mantello nero si diffuse sempre più, prima in Gran Bretagna e poi negli Stati Uniti.

Nei primi spettacoli inglesi fu interpretato da Raymond Huntley, che divenne così il primo vampiro in abito da sera dall’ingombrante mantello.

In foto d’epoca l’attore è pettinato con due riccioli simili a corna e solleva con le braccia il mantello a mo’ di ali di pipistrello, un gesto imitato in pratica da tutti i suoi successori.

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Il conte Dracula interpretato a teatro da Raymond Huntley (1924 circa)
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Donna spaventata da Dracula interpretato da Huntley (1924) e da Batman (1939)

 

Il successo di questa versione dal vivo di Dracula fu tale che i vampiri, già protagonisti un secolo prima di una fortunata stagione teatrale in Gran Bretagna e Francia (vedi il primo articolo della serie), tornarono ben presto di moda.

Tanto che nel 1925 l’illustratore Cole Phillips ritrasse una bella “ragazza vampiro” su una copertina della rivista Life, con indosso una calzamaglia nera e una specie di rigido mantello a forma di ali di pipistrello.

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Donna vampiro in una copertina di Coles Phillips per la rivista Life (1925)

 

Nel 1927 il dramma di Deane sbarcò a Broadway riadattato da John L. Balderston e, essendo Huntley ancora sotto contratto in Gran Bretagna per un anno, il ruolo di Dracula andò all’ungherese Bela Lugosi, che con il suo mantello seppe ben evocare le ali dei pipistrelli, anticipando i cupi mantelli di The Shadow e di Batman.

Ma non fece dimenticare le performance di Huntley, che nel 1929 riprese il suo ruolo anche negli Stati Uniti.

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Dracula (1927) interpretato da Bela Lugosi a Broadway e Batman (1939)

 

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Dracula (1927) interpretato da Lugosi a Broadway e Batman (1939)

 

Sulla scia del dramma uscì nel 1928 un’edizione statunitense del romanzo Dracula di Stoker sulla cui copertina, ristampata nel 1929 e nel 1932, il conte indossa una mantellina nera sagomata ad ali di pipistrello, di forma e misura simili al mantello di Batman come apparirà nelle ultime vignette del primo e del terzo episodio.

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Dracula (1928) nella copertina di una edizione americana del romanzo e Batman (1939) nel primo e nel terzo episodio

 

Dal dramma Dracula lo sceneggiatore Garrett Fort trasse nel 1931 l’omonimo film diretto da Tod Browning, in cui il conte è di nuovo Bela Lugosi.

Nei titoli di testa del film, disegnati da Max Cohen, appare la silhouette nera di un pipistrello con lunghi orecchi aguzzi e ali simili a un mantello. È una sintesi grafica geniale tra ali di pipistrello e cappa da vampiro, orecchi animali e corna diaboliche, in pratica identica alla futura sagoma di Batman.

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Dracula (1931), il pipistrello dietro i titoli di testa del film

 

Anche gli occhi bianchi senza pupille anticipano quelli della maschera di Batman, mentre le curve delle ali evocano il bat-mantello come sarà spesso disegnato negli anni 1940, prima da Jerry Robinson e poi da Dick Sprang.

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Dracula (1931): logo iniziale del film a confronto con Batman, copertina del n. 3 (1940)

 

Un analogo logo del pipistrello appare, simile ma più tozzo, su una locandina nella quale gli è sovrapposto in primo piano il titolo del film, quasi come nella grafica della testata di Batman di una decina d’anni dopo.

Manifesto del film Dracula (1931) e prima testata di Batman (1940)

 

Lo stesso logo è in una foto promozionale, posto dietro Bela Lugosi che alza le braccia come fosse la sua ombra, anticipando così le ombre proiettate da Batman qualche volta anch’esse “dotate” di occhi.

Dracula (1931) alias Lugosi e Batman (1943) proiettano la stessa ombra

 

Non sono solo delle coincidenze. Del resto, Bob Kane ha sempre dichiarato di essersi ispirato anche a Dracula, accennando però solo all’interpretazione di Bela Lugosi e al suo avvolgersi nell’ampio e lugubre mantello.

Dracula (1931) interpretato da Lugosi al cinema a confronto con Batman (1939)

 

Certe vignette delle prime storie di Batman citeranno da vicino le pose di Dracula, che erano facili da reperire poiché nel 1931 la solita Grosset & Dunlap ripubblicò il romanzo in volume con alcune foto del film (senza contare il fatto che all’epoca c’erano riviste cinematografiche ricche di immagini – NdR).

Dracula (1931) interpretato da Lugosi al cinema a confronto con Batman (1939)

 

Anche Bill Finger conosceva certo quel film e probabilmente è stato il suo logo a ispirargli la forma precisa della silhouette da disegnare quando, mostrando a Bob Kane un pipistrello sul dizionario, lo convinse a dotare Batman di un mantello sagomato e un cappuccio orecchiuto.

Dracula (1931) titoli di testa a confronto con tre classici Batman (1941-1956-1991)

 

In pratica, l’ombra di Batman è nata prima del personaggio. Se è così, il povero Max Cohen, morto nel 1935 a 46 anni, non seppe mai di avere contribuito a dar vita a un’icona del fumetto destinata a sopravvivergli a lungo.

Un personaggio che oggi non uccide, ma agli inizi era ben più spietato e non si faceva scrupoli a strozzare un nemico a mani nude, proprio come Dracula nel film del 1931.

Dracula (1931) uccide strangolando, come farà anche il primo Batman (1939)

 

Un altro Dracula dal mantello sagomato ad ala di pipistrello apparve nel 1933, sulla copertina di un’edizione in irlandese del romanzo, in cui l’oscura sagoma del vampiro somiglia alle successive silhouette di Batman.

Dracula (1931), edizione irlandese del romanzo, e vignetta di Batman (1941)

 

L’affinità tra i loghi di Dracula e di Batman sarà accentuata nel 2013, quando i titoli di testa del film del 1931 verranno rifatti e il simbolo del vampiro modificato in una versione ancora più simile al logo di Batman.

Dracula (1931): nuovi titoli per il film di Browning, sotto il logo del film Batman Begin (2005)

 

Dracula non fu l’unico vampiro di quegli anni. Browning aveva diretto nel 1927 London After Midnight (Il fantasma del castello), film oggi perduto con Lon Chaney nella parte di un falso vampiro, la cui figura ghignante era già un ibrido tra Batman, Joker e Penguin, somiglianze citate dallo stesso Bob Kane in un’intervista.

Il falso vampiro del film London After Midnight (1927), e Batman a fumetti (1939) e in film (1995)

 

Lo stesso Browning nel 1935 ne girò il remake sonoro intitolato Mark of the Vampire (I vampiri di Praga), in cui Bela Lugosi interpreta un clone del suo Dracula e il cui titolo in un poster è incorniciato dall’ombra di un pipistrello.

Il manifesto del film Mark of the Vampire (1935)

 

Un pipistrello simile, con il muso diviso a metà come da un cappuccio, incornicia il titolo dell’opera teatrale Dracula allestita a Los Angeles nel 1938. Quindi non mancavano le ispirazioni per la grafica della testata Batman del 1940.

Il poster del dramma Dracula (1938) e la testata di Batman (1941) con dettagli delle teste

 

Certe pubblicità, sia di London After Midnight sia di Mark of the Vampire, incorniciate dalla sagoma di ali da pipistrello, parrebbero perfino aver ispirato la grafica di analoghe locandine del film Batman con Adam West del 1966.

L’affinità grafica tra pubblicità dei film London After Midnight (1927), Mark of the Vampire (1935) e Batman (1966)

 

I film horror influenzarono soprattutto le atmosfere delle prime avventure di Batman, che alla fine del sesto episodio uccide… un vampiro. Come nel rito simbolico di sbarazzarsi del proprio padre-ispiratore per sostituirlo.

Lo fa pure la figlia di Dracula, nell’omonimo film Dracula’s Daughter del 1936, dando fuoco al corpo senza vita del padre, in una scena in cui porta anche lei un mantello e un cappuccio neri.

La bara con il vampiro nei film Dracula (1931) e Dracula’s Daughter (1936), e in Batman (1939)

 

Un po’ come il costume che Bruce Wayne indosserà a sua volta diventando Batman, proprio in conseguenza della morte dei genitori.

La figlia di Dracula (1936) e Bruce Wayne / Batman (1939-2008) davanti ai genitori morti

 

Trucco e pettinatura dell’attrice Gloria Holden in quel film potrebbero aver influenzato quelli della vampira Dala, nella citata storia di Batman del 1939, anche lei abbigliata con mantello e cappuccio, anche se gialli.

Le fattezze da vampira di Gloria Holden in Dracula’s Daughter (1936) e di Dala in Batman (1939)

 

Un’altra donna incappucciata apparve nel film di Cecil B. De Mille del 1930, Madam Satan, in cui una donna interpretata dall’attrice Kay Johnson va a una festa in succinto abito demoniaco per riconquistare il marito.

Madam Satan (1930): bozzetto del costume e una scena del film

 

Il lungo mantello, il cappuccio nero e la maschera che le coprono testa e parte superiore del volto, necessari a non farsi riconoscere, precorrono di quasi 10 anni la tipica iconografia dei supereroi.

Madam Satan sembra una supereroina o una supercriminale ante litteram, soprattutto quando è raffigurata stilizzata sulle locandine.

Madam Satan (1930) dal vero nel film e ritratta sulle locandine

 

In particolare la maschera cornuta, che le arriva fino al naso, potrebbe aver fornito qualche vaga ispirazione per quella simile di Batman di nove anni dopo.

Si noti che, sia Madam Satan su una locandina del 1930 sia l’Uomo Pipistrello in storie del 1940 e 1941, si infilano la maschera compiendo lo stesso identico gesto.

Madam Satan (1930) e Batman (1940) indossano la maschera allo stesso modo

 

Madam Satan nel film arriva alla festa scendendo una scala con il mantello chiuso, prima di rivelare il suo provocante costume. Anche Batman, sul n. 1 del 1940, va a una festa mascherata tenendo il mantello chiuso mentre scende una scala, in un atteggiamento altrettanto misterioso… ma più minaccioso.

Madam Satan (1930) interviene a una festa in costume e lo stesso fa Batman (1940)

 

Durante la festa del film certe ombre cornute di Madam Satan anticipano quelle abituali dagli orecchi aguzzi che saranno continuamente proiettate sui muri da Batman, a partire da una decina d’anni dopo.

Madam Satan (1930) proietta un’ombra simile a quella successiva di Batman (1941)

 

Nell’episodio a fumetti The First Batman (Il primo Batman), del 1956, anche il padre di Bruce, Thomas Wayne, va a una festa mascherata in costume da pipistrello.
Indossa una calzamaglia color carne e una maschera dalle orecchie curve a forma di corna, affini agli analoghi dettagli del ben più elaborato costume di Madam Satan.

Maschere e costumi da Madam Satan (1930) e da The First Batman (1956)

 

Quello di Wayne padre era più un costume da vampiro che da diavolo, il che accentua ancora una volta l’idea che ci sia voluta la morte di un precursore perché fosse legittimato a esistere il nuovo Uomo Pipistrello.
Un po’ come nella successione di tipo dinastico alla base della leggenda sull’immortalità di The Phantom.

Maschere ereditarie in The Phantom (fine anni 1930) e in Batman (1956)

 

L’influenza di vampiri e demoni era così diffusa nella cinematografia che, nel film del 1935 A Midsummer Night’s Dream (Sogno di una notte di mezza estate) di Max Reinhart, anche il re delle fate Oberon, interpretato da Victor Jory, ha un costume nero con mantello e cappuccio e tutti i folletti al suo seguito hanno aspetto scuro e ali di pipistrello.

Oberon e creature fatate nel film A midsummer Night’s Dream (1935)

 

Quando nel 1937 l’attore Robert Helpmann interpretò Oberon al teatro Old Vic di Londra con un costume più floreale, aveva raffigurata sul petto la sagoma nera di un pipistrello, un po’ come il futuro logo di Batman.

Oberon interpretato a teatro da Robert Helpmann con il pipistrello sul petto (1937)

 

Forse dipendeva dai film di vampiri, il fatto che in quegli anni fosse di moda vestirsi da pipistrelli alla festa di Halloween.

Originale costume da pipistrello per Halloween degli anni trenta

 

Era l’ideale per terrorizzare la gente e, come vigilanti precedenti (vedi sempre il primo articolo della serie), anche Batman si vestirà da vampiro per incutere paura.

Come in un’ironica scena disegnata da Neal Adams nel 1971, in cui spaventa un agente somigliante all’attore Edward Van Sloan, il Van Helsing che fronteggia Dracula nel film del 1931.

Ostilità tra personaggi simili in Dracula (1931) e in Batman n. 234 (1971)

 

Anche l’affinità con il fatidico logo di Dracula tornerà ad accentuarsi negli anni settanta, quando disegnatori come Neal Adams e Marshall Rogers renderanno Batman più tenebroso, rifacendosi al look e alle atmosfere delle prime storie.

Titoli di testa di Dracula (1931) a confronto con tre Batman degli anni settanta

 

Su una copertina del 1974, Neal Adams disegnerà Batman in una posizione particolarmente simile al logo di Dracula, non a caso mentre la sua sola presenza suscita autentico terrore nei criminali da lui perseguitati.

Un Batman simile al logo di Dracula su Detective Comics n. 439 (1974)

 

Un ciclo del 1977-1978 disegnato da Marshall Rogers su testi di Steve Englehart, intitolato Strange Apparitions (Strane apparizioni), recupererà elementi horror del passato ancora più cupi, compreso un certo stile da vampiro.

Scene analoghe con Bela Lugosi in Dracula (1931) e con Batman in Detective Comics n. 475 (1978)

 

Poiché i due film di Batman diretti da Tim Burton nel 1989 e 1992 si ispireranno anche a quel ciclo degli anni settata, pure al cinema assumerà atteggiamenti “alla Dracula”, mantenuti nei film di Joel Schumacher del 1995 e 1997.

Una posa di Lugosi come vampiro (1931-1935) e di Keaton e Clooney come Batman (1992-1997)

 

Nei fumetti questa tendenza arriverà all’estremo nel 1992, con la storia Red Rain (Pioggia rossa) di Doug Moench e Kelley Jones, in cui Batman affronta e distrugge Dracula, ma morso diventa a sua volta vampiro, acquistando una vera natura terrificante e portando così a termine la totale sostituzione del predecessore.

Una scena di Dracula con Bela Lugosi (1931) e il Batman vampiro disegnato da Kelley Jones (1992)

 

In veste di vampiro “buono”, pronto a sacrificarsi per salvare l’umanità da sé stesso, l’Uomo Pipistrello sarà ancora protagonista nel 1995 del fumetto Bloodstorm (Tempesta di Sangue) e nel 1999 di Crimson Mist (Nebbia Cremisi), sempre di Moench e Jones, che dal 1995 realizzeranno anche un ciclo di storie del normale Batman umano, ma con le stesse ambigue stilizzazioni dark, da Cavaliere Oscuro che più oscuro non si può…

Batman Bloodstorm (1996)

 

Anche molti eroi delle riviste pulp americane cercavano di avere un aspetto terribile per terrorizzare i criminali, soprattutto a partire dal 1931 con l’esordio di The Shadow e poi con altri personaggi da lui più o meno derivati.
I quali, un po’ alla volta, finirono per ispirare direttamente gran parte degli elementi poi divenuti tipici delle storie di Batman.

Se volete saperne di più, non vi resta che leggere la prossima bat-puntata.

Qui la prima parte e qui la seconda parte.

 

(Da La seconda cosa)

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