La figura di Barbara Gordon, alias Batgirl, è oggetto di discussioni e contestazioni: meglio come acrobatica eroina o brillante hacker su sedia a rotelle?

Il mondo dei fumetti è costellato di eventi irrealistici e fantasiosi, come l’incontro con civiltà aliene, robot, magia, superpoteri, clonazione, rigenerazione e addirittura ritorno dalla morte. Un mondo fantastico che segue una logica e delle regole diverse da quelle del mondo reale.

In questo contesto così innaturale il ruolo del disabile può diventare problematico, come vedremo.

 

BATGIRL: LE ORIGINI

La creazione di Batgirl è dovuta a esigenze particolari. Nel 1967 il telefilm Batman con Adam West e Burt Ward andava per la maggiore, e il produttore televisivo William Dozler suggerì l’introduzione di una controparte femminile dell’eroe, una Batgirl per aumentare ulteriormente gli spettatori.

Ne discusse con Julius Schwartz, direttore della Dc Comics, che insieme allo sceneggiatore Gardner Fox e al disegnatore Carmine Infantino lanciò, quindi, sulle pagine di Detective Comics n. 359 il nuovo personaggio di Batgirl, alias Barbara Gordon, figlia del commissario Gordon.

BATGIRL

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Contemporaneamente, una Batgirl in carne e ossa esordisce nella terza stagione della seria televisiva, interpretata dall’attrice Yvonne Craig.

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Non era la prima volta che la Dc proponeva una versione femminile del suo celebre Cavaliere Oscuro. Già ai tempi di Bob Kane, a metà degli anni cinquanta, erano apparse Batwoman e una prima Batgirl a interagire con Batman e Robin.
Ma non avevano lasciato un particolare segno nella mitologia del personaggio, avendo avuto una funzione soprattutto sentimentale (forse erano state pensate solo per far cadere le accuse di omosessualità che pendevano sul Dinamico Duo).

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La nuova Batgirl, invece, si rivela subito un personaggio di successo, riscuotendo consensi sia nei fumetti sia nel telefilm.

Barbara Gordon, che nella vita di tutti i giorni lavora nella biblioteca di Gotham, è un’abile detective e criminologa, dotata di una memoria fotografica e di abilità che le fanno ottenere il rispetto di Batman: se Robin è la spalla, Batgirl è totalmente indipendente, il prototipo delle nuove eroine femministe che saranno in voga da lì a poco.

Assieme a Supergirl, Batgirl diventa una delle eroine più popolari della Dc durante la Silver Age, vedendo la sua popolarità calare solo con l’arrivo dei più cinici anni ottanta.
Al contrario della bionda cugina di Superman, però, Batgirl sopravvive all’epurazione di personaggi in Crisi sulle Terre infinite, dove, anzi, si ritaglia un piccolo spazio durante l’elogio funebre dell’amica.

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Tuttavia, l’essere sopravvissuta nel nuovo corso Dc non basta a salvarla del tutto.

 

THE KILLING JOKE E LA PARALISI

Nel 1988 Alan Moore scrive “The Killing Joke”, una delle storie più celebri e allo stesso tempo discusse di Batman.

Il Joker fugge dal manicomio criminale di Arkham con in mente un piano crudele: mostrare a Batman e al mondo che anche il più retto degli uomini può impazzire dopo “una brutta giornata”.

Per questo si introduce nell’appartamento di Jim Gordon e spara a bruciapelo a sua figlia Barbara, per poi fotografarla nuda e inerme sul pavimento e mostrare le foto al padre prigioniero, allo scopo di farlo impazzire.

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Batman libera il commissario, che nonostante lo shock ne esce con la sanità mentale e la moralità intatte, mentre Joker verrà nuovamente catturato… ma per Batgirl sembra finta.
Una lesione alla spina dorsale non le permetterà più di camminare.

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La Dc in quel periodo stava creando un nuovo universo simile a quello della rivale Marvel, senza “famiglie allargate di eroi”, eliminando a poco a poco le versioni “rosa” e “junior” di dei suoi eroi più celebri.
Così, dopo aver ucciso Supergirl, viene eliminata Batgirl.

Per Barbara Gordon però non è finita: la ragazza, dotata di una tempra forte, decide di non accettare il ruolo di vittima e continuare la sua guerra al crimine in un altro ruolo.

 

 

ORACOLO, LA CONSACRAZIONE

Nel 1989 losceneggiatore John Ostrander, insieme a sua moglie, la disegnatrice Kim Yale, ha l’intuizione di riciclare il personaggio in un nuovo ruolo.

Nella serie Suicide Squad fa l’apparizione il misterioso Oracolo (a volte lasciato Oracle in originale) un formidabile hacker che fornisce informazioni e logistica da remoto. In seguito si rivela essere Barbara Gordon, che usa le proprie abilità per aiutare la comunità supereroistica.

Negli anni novanta, Barbara diventa una delle protagoniste della serie Bird of Prey, una squadra composta esclusivamente da eroine come Black Canary, la Cacciatrice e lei. Una testata che ha ottenuto un buon successo di critica e pubblico.

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Negli anni duemila nei panni di Oracolo Barbara appare più o meno regolarmente su Justice League e nelle testate della Bat-Family. Connette e aiuta praticamente l’intera comunità di eroi Dc, diventando un personaggio ricorrente.

In alcune miniserie si approfondiscono le sue origini, i trascorsi e le difficoltà vissute dopo la paralisi e di come ne sia uscita grazie al sostengo di amici come Dick Grayson e Black Canary. Ha preso lezioni di autodifesa da Richard Dragon, il guru delle arti marziali dell’universo Dc.

 

Come abbiamo detto, il mondo dei comics è zeppo di personaggi portatori di handicap, come Charles Xavier degli X-Men e Devil, l’eroe cieco della Marvel, ma anche nella Dc esistono eroi con disabilità che The Chief della Doom Patrol, anch’egli costretto sulla carrozzina, il muto Jericho dei Titans e il claudicante Freddie Freeman, alias Capitan Marvel Junior. Ma in questo contesto la paralisi di Barbara, una giovane donna che non ha mai avuto superpoteri, risulta essere decisamente più realistica.

Tuttavia, la sua condizione ha portato il personaggio al centro di alcune discussioni.

 

MEGLIO ORACOLO O BATGIRL?

Ci sono due correnti di pensiero relative alla condizione di Barbara Gordon, e dei disabili in generale, all’interno del mondo del fumetto supereroistico.

A favore di Oracolo c’è la motivazione di voler rendere il mondo dei supereroi inclusivo anche per disabili: molti definiscono Barbara un esempio di come le persone portatrici di handicap possano essere attive e utili per la società.

Inoltre, in un mondo come quello della Dc, pieno di donne in spandex che prendono a calci i criminali, il ruolo di hacker informatico, che usa l’intelletto anziché la forza bruta, la rende più utile, interessante e originale. A maggior ragione quando la Dc ha introdotto delle nuove Batgirl nel proprio universo: Cassandra Cain prima e Stephanie Brown poi.

Barbara Gordon rappresenta quindi un personaggio positivo, una donna forte che non ha accettato il ruolo di vittima, ma che ha reagito con grande determinazione, non mostrandosi mai indifesa nonostante la propria condizione.

A sostegno, invece, di chi la vorrebbe far ritornare nel suo ruolo di Batgirl c’è la tesi che siamo in uno scenario fantastico dove gente come Victor Stone, Cyborg, ha sopperito artificialmente a menomazione ben più gravi.

Nell’universo Dc esistono diversi modi per guarire Barbara Gordon dalla paralisi, per esempio il Pozzo di Lazzaro, una sostanza alchemica che può addirittura resuscitare i morti utilizzata dal nemico di Batman Ra’s Al Ghul.
Per alcuni fan, dunque, non esiste una ragione plausibile per la quale Barbara continui a restare sulla sedia a rotelle.

Lo stesso Bruce Wayne, rimasto paralitico a causa delle ferite infertegli da Bane durante la saga chiamata Knightfallè tornato a essere completamente efficiente nel giro di poco tempo. Perché la stessa cosa non dovrebbe accadere a Batgirl?

Il dibattito ha accompagnato per decenni il personaggio, che dal 1988 al 2011 è rimasto comunque invalido nel suo ruolo di hacker. Ma con il reboot avvenuto nel 2011, chiamato New 52, Barbara Gordon è tornata a essere Batgirl, con il conseguente rilancio di una serie omonima scritta da Gail Simone.

La Simone, autrice della tesi “donne nel frigorifero”, in cui da femminista contesta la violenza più o meno gratuita nei confronti nelle donne nei fumetti, a suo tempo criticò proprio la scelta di Moore di paralizzare Barbara.

 

In questa nuova continuty gli eventi di “Killing Joke” si sono verificati, ma poi Barbara ha affrontato un intervento che le ha permesso di tornare a essere Batgirl.

Questa scelta narrativa ha inevitabilmente diviso di nuovo il pubblico, in quanto da una parte c’è chi sostiene che la Dc abbia tradito la natura del personaggio e del suo background, ma dall’altra vendite e critiche hanno premiato l’uscita della nuova serie, sebbene non siano mancate altre polemiche.

Nel 2015, la copertina del numero 42 di Batgirl, uscita per il 75esimo anniversario del Joker, mostrava il Clown del crimine in una posa minacciosa accanto a una terrorizzata Batgirl.
Realizzata da Rafael Albuquerque, l’intento era quello di omaggiare “Killing Joke”, ma la copertina è stata definita dal pubblico sessista e di cattivo gusto, spingendo la Dc a ritirarla con la promessa di non ristamparla più.

 

Di recente la Dc ha scelto una sorta di “via di mezzo” per il personaggio, facendole alternare il ruolo di Oracolo a quello di Batgirl, passandosi all’occorrenza il manto con le sue due eredi Cassandra Cain e Stephanie Brown.

 

BARBARA GORDON E BATGIRL SULLO SCHERMO

Batgirl, come detto, è nata sulla scia del successo televisivo di Batman con Adam West nel 1967. Yvonne Craig è stata la prima a interpretarla, ma non l’unica.

Trent’anni dopo, Alicia Silverstone ha interpretato il personaggio (dove però appare come nipote del maggiordomo Alfred, non come figlia del commissario Gordon) nel film Batman & Robin di Joel Schumaker.

 

Mentre Dina Meyer ha rivestito i panni di Oracolo nel telefilm Birds of Prey del 2002.

 

Barbara Gordon, interpretata da Savannah Weich, appare anche nella serie Titans di Netflix, dove ha il ruolo commissario di polizia che aveva suo padre. È confinata sulla sedia a rotelle, ma come nei fumetti è assolutamente in grado di difendersi dagli attacchi.

 

Era previsto un film da solista dedicato a Batgirl, in cui il personaggio è interpretato dalla cantante e attrice Leslie Grace, ma la sua programmazione è stata cancellata nell’agosto 2022.
Un film finito che non verrà mai proiettato al cinema, né mostrato altrove.

 

Batgirl è apparsa in quasi tutti i cartoon dedicati al Cavaliere Oscuro, mentre nella serie di videogame Batman: Arkham (Asylum, Knight e City) è presente come voce in collegamento remoto nei panni di Oracolo.

In un ruolo o nell’altro Barbara Gordon rimane una presenza imprescindibile nel mondo di Batman.

 

 

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