Da settimane non si parla d’altro che di Barbie: borse, accessori, vestiti e scarpe illuminano le vetrine di tutti i negozi con il rosa sgargiante che tanto ricorda la bambola. In vista dell’uscita del nuovo film, decine e decine di marchi hanno scelto di collaborare con la Mattel, casa produttrice del marchio “Barbie”, per trarre beneficio da questo grande evento. Fan di tutte le età sono accorsi al richiamo, gli adulti sono tornati bambini anche grazie all’elemento della “social community” che caratterizza i social media.

BARBIE E IL SUO BRAND INVINCIBILE
Immagine promozionale del film di Greta Gerwig con Margot Robbie



Il concetto è semplice: vedendo tanti adulti che parlano, discutono, studiano e apprezzano questo oggetto, ci si sente parte di una comunità, si comprende di non essere soli in questo folle ritorno all’infanzia. È il marchio stesso a comprendere le enormi potenzialità di questo meccanismo, tanto da non considerare più come proprio target solo chi si fermerebbe effettivamente davanti a una vetrina. Nel momento in cui Barbie non è più solo una bambola che le bambine possono acquistare in un negozio di giocattoli, bensì si trasforma in arte, moda e cultura, anche grazie alle innumerevoli collaborazioni con artisti e stilisti di fama mondiale. Il marchio smette di rivolgersi solo ai più piccoli e abbraccia il suo nuovo pubblico.

La strategia editoriale del marchio, cioè la modalità e lo stile che sceglie di utilizzare in tutte le proprie comunicazioni verso il mondo esterno, rimane a tratti bambinesco, ma allo stesso tempo si rivolge anche ai più grandi, a chi è in grado di andare oltre, comprendere i significati più profondi che si nascondono dietro agli elementi iconici ricorrenti che tutti ricollegano al brand.

La prova di quanto affermato è costituita dal film stesso, dove vengono riproposti gli iconici capelli biondi, il rosa è il protagonista assoluto e si gioca molto sul riferimento ai tacchi che questa donna perfetta indossa in qualsiasi occasione.

Barbie è un marchio iconico che riesce a stare sul mercato continuando a vendere lo stesso prodotto dal 1959; nonostante ciò, è tra i pochi marchi a non avere mai affrontato momenti di forte crisi, nemmeno nell’era della tecnologia, in cui i più piccoli preferiscono giocare con il cellulare. È interessante capire che cosa lo renda possibile.

BARBIE E IL SUO BRAND INVINCIBILE
La primissima Barbie prodotta nel 1959



Per prima cosa possiamo citare le infinite collaborazioni che hanno visto celebri stilisti disegnare piccoli abiti in miniatura per le bambole con la stessa cura con cui si dedicano alle loro collezioni. Non meno importante è l’attenzione che il brand ha scelto di porre nei confronti del tema dell’“inclusività”, realizzando bambole di tutte le etnie, religioni, taglie, forme e colore. Anche questo elemento viene ripreso ed enfatizzato nel film, peraltro caratterizzato da un cast all’insegna dell’inclusività. Tutti questi temi sono centrali nell’ambito della cultura social, quella in cui siamo immersi ogni giorno e che è generalmente condivisa dalle nuove generazioni.

Una pin-up di Barbie disegnata da Barbara Ann Rausch per il San Diego Comic Con del 1989



Barbie è un marchio consolidato, consapevole di avere una base fedele di fan, ma che nonostante ciò si impegna ogni giorno con successo per integrarsi ed essere parte di questo nuovo mondo, sfruttando al massimo ogni singola potenzialità offerta dalle nuove tecnologie, sia a livello di pubblicità tradizionale, sia per quanto riguarda la sua presenza sui social. Molto attivi sono infatti tutti gli owned media del marchio, quali i profili Instagram, Tiktok e Facebook, che alimentano il dialogo della propria comunità di appassionati, sfruttano le nuove mode e vendono, come fosse uno shop online, il proprio prodotto.

Catalogo della mostra su Barbie tenuta nel 2016 a Bologna, edito da 24 Ore Cultura



Dove tanti marchi hanno fallito, Barbie ha fondato il proprio successo e ora più forte che mai ritorna a essere parte integrante della vita del grande pubblico, non teme competizione e brilla sul grande schermo colorata, scintillante, sempre perfetta come il primo giorno.

Il primo numero della serie di Barbie della Marvel Comics, copertina di John Romita








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