ALLUCINAZIONI, CAUSE E TIPOLOGIE

La parola allucinazione deriva dal termine latino hallucinere che vuol dire “vagare nella mente”. L’allucinazione indica quel particolare fenomeno psichico per cui si percepisce come reale qualcosa che in realtà non esiste ed è prodotta solo dalla mente di chi la vive.

In psicopatologia viene definita anche come una percezione senza l’oggetto, nel senso che la mente produce una reazione a uno stimolo esterno, coinvolgendo i diversi sensi, seppure questo stimolo manchi nella realtà. Nel caso di un’allucinazione uditiva, per esempio, la persona coinvolta sente voci non emesse da nessuno nella realtà; persino quando la persona è sola e non ci sono fonti di suoni o rumori intorno.

Il meccanismo dell’allucinazione è inconsapevole (psicosi: sintomi e fattori di rischio), pertanto il soggetto colpito non ha ragione di credere che non sia reale, la percepisce come vera, esistente, producendo anche risposte o reazioni dirette. Anzi, una caratteristica peculiare dell’allucinazione è rappresentata proprio dalla convinzione e certezza della veridicità della percezione, da parte del soggetto che ne soffre. Sempre facendo riferimento all’allucinazione uditiva, il soggetto potrebbe produrre risposte e sostenere conversazioni seguendo voci che egli crede reali, ma sono solo nella sua mente.

Di solito le allucinazioni sono causate da una condizione medica sottostante, di tipo patologico, come la psicosi, o dall’impiego eccessivo di sostanze come alcol o da droghe particolari.

Un contributo medico importante deriva dallo studio delle reazioni prodotte al momento dell’assunzione sostanze come la dietilammide, l’Lsd o la mescalina, in grado di generare disturbi delle sensazioni visive. Queste sostanze possono, in altre parole, produrre immagini o intensificarle, anche in contesti in cui nella realtà quelle immagini non sono presenti.

Tante volte l’allucinazione è accompagnata da delirio, come nel caso del paranoide, che vede persone che lo stanno minacciando; o del mistico, che crede di vedere immagini legate alle divinità.

 

Le cause di allucinazione

Come detto le allucinazioni possono verificarsi nella maggior parte dei casi in presenza di condizioni mediche generali, sottostanti al manifestarsi di questa condizione, o con l’assunzione ricorrente di alcol e sostanze specifiche. Le allucinazioni e il delirio sono tra le manifestazioni più evidenti di questo disturbo schizofrenico.

D’altro canto, l’impiego di droghe sintetiche, come il citato Lsd, che sia occasionale o reiterato, produce allucinazioni poiché altera la percezione della realtà circostanze, colpendo prevalentemente la percezione visiva e mostrando ai soggetti coinvolti immagini e personaggi che non esistono nella realtà, sia nel contesto attuale che fuori contesto (immagini mitologiche, personificazioni di soggetti cinematografici eccetera).

Solo nel 10-20% dei casi le allucinazioni si manifestano anche in soggetti che non soffrono di alcun’altra patologia o non hanno assunto sostanze specifiche.

 

Le diverse tipologie di allucinazioni

Le allucinazioni possono essere definite principalmente in due classi: semplici o complesse.

Nel primo gruppo rientrano quelle che coinvolgono solo una singola modalità sensoriale (come la vista, l’udito, l’olfatto) e non è necessaria una elaborazione cognitiva per essere decodificata.

Le allucinazioni complesse, invece, coinvolgono più di una modalità sensoriale (per esempio vista e udito insieme o vista e tatto) e necessitano di una decodificazione da parte di aree cerebrali differenti.

In linea di massima si distinguono le allucinazioni visive, quelle che coinvolgono il senso della vista e fanno percepire al soggetto immagini che nella realtà non esistono. Queste immagini possono essere semplici o complesse, si può spaziare da ombre davanti agli occhi fino a raffigurazioni di persone, oggetti e animali.

Tra le più diffuse rientrano anche le allucinazioni uditive o acustiche, quando vengono percepiti rumori, ronzii, ma anche voci, nei casi più complessi.

Vi è anche l’allucinazione negativa, nel momento in cui non viene percepito dal soggetto un oggetto che, invece, nella realtà esiste.

Ma si hanno anche allucinazioni ipnagogiche, quando la persona le subisce nel momento in cui sta per addormentarsi o svegliarsi.

Le allucinazioni olfattive e gustative, invece, di solito sono associate ad altre tipologie di allucinazioni e producono sensazioni generalmente sgradevoli.

Infine, l’allucinazione cenestetica altera la percezione della consistenza dei propri visceri.

 

 

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