La mattina dell’8 luglio 2018 è morto dopo una lunga malattia il produttore e regista Carlo Vanzina.

Carlo Vanzina, insieme al fratello Enrico, era figlio di Steno, uno dei più importanti registi italiani che aveva diretto gran parte dei film di Totò.

Carlo Vanzina era il regista ed Enrico lo sceneggiatore, ma è probabile che collaborassero entrambi alla scrittura.

Se Steno aveva avuto il merito di portare al successo attori come Totò e Alberto Sordi (leggendario il suo “Un americano a Roma” del 1954), i fratelli Vanzina possono dire di aver saputo valorizzare attori come Renato Pozzetto (protagonista di uno dei primi film di Carlo, “Luna di miele in tre” del 1976), Jerry Calà e Diego Abatantuono con il grande successo “Eccezzziunale… veramente” (1982).

Carlo ed Enrico Vanzina, nello stesso periodo, hanno scritto anche sceneggiature per alcuni film del padre, come “Febbre da cavallo” (1976), “Italian fast food” (1986) e “Mi faccia causa” (1984).

Carlo Vanzina ha creato un nuovo genere basato sulle “vacanze”. Il primo fu “Sapore di mare”, non solo un film estivo, ma anche nostalgico. Nostalgia dei bei momenti, delle canzoni, degli amori nei giorni dell’estate. Il cast di “Sapore di mare” (che avrebbe dovuto chiamarsi “Sapore di sale”, ma non ottenne il “beneplacito” di Gino Paoli) era composto da attori già famosi o che lo sarebbero diventati, come Jerry Calà, Christian De Sica e Isabella Ferrari.

Il vero cinepanettone natalizio che darà il via al filone è però “Vacanze di Natale” (1983), un vero “manifesto” degli anni ottanta, dalle canzoni allo stile di vita.

Carlo Vanzina è anche il creatore della coppia formata da Massimo Boldi e De Sica, diretta in “Yuppies” (1986), che lascerà in mano a registi come Enrico Oldoini e Neri Parenti, per poi riprenderli successivamente in film come “S.P.Q.R. 2000 e 1/2 anni fa” (1994) e “A spasso nel tempo” (1996).

Carlo Vanzina e il fratello non ottengono riconoscimenti dalla critica, vengono ribattezzati in maniera sprezzante “i fratelli vacanzina”. Per questo, forse, preferiscono dedicarsi in seguito a film patinati come “Via Montenapoleone” (1987) o a commedie più sofisticate come “Quello che le ragazze non dicono” (2000), anche se ogni tanto tornano a dirigere un “Vacanze di natale 2000” (1999) o “Sapore di te” (2014).

Forse Carlo Vanzina non è stato molto amato dalla critica perché veniva confuso con altri registi che facevano il suo stesso genere: Enrico  Oldoini e Neri Parenti, che hanno girato gran parte dei cinepanettoni successivi al suo primo “Vacanze di Natale”. A poco è servito cambiare genere, nonostante ormai lavorasse con attori come Gigi Proietti, Carlo Buccirosso o Max Tortora, per molti era solo il regista dei “Natale a…”.
Un altro particolare che l’ha reso inviso ai critici è l’elemento nostalgico, quel rimpianto per la Roma che non c’è più, o per i tempi della scuola (collabora insieme al fratello anche al telefilm “I ragazzi della terza C”). Non seguiva nemmeno le tendenze politiche del momento, che di certo gli avrebbero garantito degli appoggi tra gli intellettuali.

Oggi da Ischia alla Festa di Roma le rassegne italiane si preparano a rendergli omaggio. Antonio Monda, direttore artistico della Festa del cinema di Roma dice: “Carlo Vanzina ha saputo raccontare con intelligenza e spesso con grande preveggenza le debolezze e le mode della società italiana contemporanea. Colto e raffinato, ha scelto di parlare al grande pubblico: sarò onorato di ricordarlo e omaggiarlo alla Festa del cinema”. A Carlo Vanzina, “maestro della commedia”, sarà assegnato il Legend Award dell’Ischia Global Film & Music festival, che proietterà gratuitamente una rassegna dei suoi successi nelle piazze di Casamicciola e Lacco Ameno dal 15 al 22 luglio. A ritirare il premio saranno probabilmente la moglie Lisa o il fratello Enrico, spiega il fondatore e produttore del festival, Pascal Vicedomini.

 

 

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