acquerugiola –

festa di aquiloni

su cielo verde

Fotografia di Alberto Ghizzi Panizza: Fiori e rugiada

 

 

Questo haiku è World © di Tea C. Blanc. All rights reserved

 

L’haiku è un componimento breve di 3 versi e 17 sillabe, divise in 5-7-5, privo di titolo, maiuscole e spesso di punteggiatura.
Nasce in Giappone e riflette l’amore della cultura nipponica per il minimalismo e le cose semplici e concise.

L’haiku è un “punto d’arrivo” e non “di partenza”. Non è un esercizio intellettuale o una esibizione di tecnica stilistica: è di più.
In esso non esistono soggetto né oggetto. La poesia fa largo al vuoto.
E le porte del vuoto vengono aperte dai concetti di sabi: il tempo che scorre, il continuo mutamento. (Kyorai, grande teorico classico di haiku, dà del concetto di sabi la seguente definizione: “…è il colore del verso…”). E di wabi: ricchezza spirituale, anch’essa un ideale estetico chiave per i giapponesi, importantissimo nello Zen. Non di facile definizione, sta ad indicare una sensazione di solitudine, una ricchezza spirituale opposta al materialismo, quiete interiore, nonché la capacità di cogliere l’intima bellezza delle cose semplici e rifuggire da tutto ciò che è forma, apparenza, ostentazione.

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