VENOM IN TUTTE LE SUE COMBINAZIONI

A volte capita che un personaggio abbia un successo tale da superare le aspettative dei propri autori. Questo è quanto accaduto a Venom, uno dei principali nemici dell’Uomo Ragno, che negli anni novanta ha visto la propria fama crescere a dismisura. Tanto da diventare, in quel periodo, uno dei personaggi più noti di tutta la Marvel.

 

Il costume vivente

Generalmente la creazione di Venom viene attribuita a David Michelinie (testi) e Todd McFarlene (disegni), ma Michelinie ritiene che non si debba attribuire tutta questa paternità al celebre disegnatore canadese, in quando Venom di fatto indossa il costume nero appartenuto già in precedenza all’Uomo Ragno, molto prima che McFarlane lavorasse alla Marvel.

In effetti, il costume nero apparve sulle pagine di Amazing Spider-Man nel 1984, ben quattro anni prima dell’esordio di Venom. All’epoca la Marvel decise di cambiare il costume al suo eroe più rappresentativo creando una tuta completamente nera, con un ragno bianco disegnato sul petto.

Il nuovo look viene presentato in occasione del mega-evento Guerre Segrete, una miniserie scritta da Jim Shooter e disegnata da Mike Zeck in cui apparivano i principali supereroi, rapiti dall’onnipotente alieno Arcano (in inglese Beyonder) e portati su un altro pianeta per battersi con alcuni dei più caratteristici villain della Marvel.

Fu un operazione della Marvel per rispondere alla rivale Dc, che nello stesso periodo stava per lanciare Crisi sulle Terre Infinite.
Durante la storia l’Uomo Ragno si ritrova con il costume a brandelli e per ripararlo utilizza uno strano macchinario alieno che gli crea un costume completamente nero, in grado di rispondere ai suoi comandi mentali.

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Il costume si autorigenerava quando veniva strappato, poteva assumete l’aspetto di abiti civili e sparare le ragnatele senza l’uso dei lanciatori sul polso.
Al termine dell’avventura l’Uomo Ragno torna (come tutti) sulla Terra, e decide di tenersi questo portentoso costume.

Nel corso della serie regolare, gestita da Tom DeFalco con i disegni di Ron Frenz, l’ Uomo Ragno scopre che il costume è in realtà un parassita alieno, un simbionte che intende fondersi totalmente con il suo corpo.

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Con l’aiuto dei Fantastici Quattro, Peter Parker si sbarazza dell’alieno dopo aver scoperto come sia sensibile agli ultrasuoni e al fuoco, e tornerà a indossare un normale costume di stoffa con le medesime caratteristiche cromatiche.

Il costume alieno torna a insidiare brevemente Peter su Web of Spider-Man n. 1, di Louise Simonson e Greg La Rocque, datato aprile 1985, nella celebre storia “Finché morte non ci separi”.
Il simbionte cerca di fondersi con Peter, che, per liberarsene, utilizza il suono della campane di una chiesa, rischiando a sua volta di morire per il terribile rintocco.
Paradossalmente sarà proprio l’alieno a salvarlo, trascinando il suo corpo privo di sensi al sicuro, lontano dal campanile.

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David Michelinie era intenzionato a far tornare il costume alieno, fuso con un altro ospite, già un anno dopo, nel 1986, sempre nella serie Web of Spider-Man.
Un misterioso individuo spinge Peter Parker nella metropolitana, rischiando di farlo investire dal treno (nel n. 18) e in un altra occasione (n. 24) qualcuno gli afferra un piede da una finestra. In entrambe le occasioni il senso di ragno non lo avverte del pericolo.

Sono così gettate le basi per il futuro Venom. Nelle intenzioni di Michelinie il nuovo possessore del simbionte doveva essere una donna, rimasta vedova e costretta a un aborto in quanto coinvolta accidentalmente in un combattimento tra Spider-Man e un suo avversario, ma gli editor pensarono che avesse un risvolto troppo drammatico.

Per creare il nuovo alias, Michelinie si ricollega a una precedente saga dell’Uomo Ragno, quella del Mangiapeccati (ne abbiamo parlato qui), rivelandoci alcuni retroscena avvenuti nel periodo in cui il nostro eroe dava la caccia a un serial killer che stava compiendo omicidi nella sua città, compreso quello del capitano della polizia (e amica di Spidey) Jean DeWolff.

 

L’arrivo di Venom

Sebbene, come abbiamo visto, le basi delle origini furono ideate precedentemente, Venom esordisce solo in Amazing Spider-Man n. 300 (dopo alcune fugaci apparizioni nei due numeri precedenti) a oltre quattro anni dopo dall’esordio del costume nero.

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In quell’albo David Michelinie ci rivela che il giornalista Eddie Brock, il quale aveva pubblicato lo scoop della vera identità del Mangiapeccati per il Daily Globe, viene licenziato e perde di credibilità in quanto aveva raccolto e pubblicato le dichiarazioni di un mitomane, venendo smentito indirettamente dall’Uomo Ragno quando arresta il vero Mangiapeccati.

Avendo perso il lavoro e costretto al divorzio, Eddie Brock prende la drastica decisione di suicidarsi.
Di formazione cattolica, Brock va in chiesa chiedendo perdono per l’insano gesto che intende compiere. La stessa chiesa dove Peter Parker aveva battuto il simbionte, ed è proprio qui, per una fatale coincidenza, che Brock viene a contatto con il costume alieno.

La fusione tra i due, entrambi rancorosi verso l’Uomo Ragno, dà vita a Venom, un nuovo, temibile nemico che conosce l’identità segreta di Peter Parker e non fa scattare il senso di ragno.
Autori della storia sono appunto David Micheline e il nuovo disegnatore Todd McFarlane.
Il disegnatore canadese rappresenta Venom con un fisico possente, su cui il costume aderisce come inchiostro, e gli dona una bocca sulla maschera, da cui spuntano zanne acuminate.

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Sebbene sia “solo” questo il suo contributo alla creazione, McFarlane lo ritiene fondamentale per il successo che ha ottenuto.
Questa discussione sull’attribuzione dei meriti sarà uno dei pomi della discordia che porteranno McFarlane a fondare la casa editrice Image insieme ad altri autori.

Il disegnatore Erik Larsen, successore di McFarlane ai disegni di Amazing Spider-Man, in seguito aggiunge a Venom una lingua mostruosa e una disgustosa bava, rendendolo ancora più minaccioso.

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Caratterizzato da un forte senso dell’onore e portato alla difesa degli innocenti (suo nemico è l’Uomo Ragno e nessun altro), Venom cerca vendetta evitando di fare vittime collaterali.

Questa sua complessa personalità lo rende diverso dagli altri nemici dell’Uomo Ragno, ne fa quasi un antieroe, tanto che nel 1994 gli viene dedicata la miniserie Venom: Lethal Protector, scritta da David Michelinie e disegnata da Mark Bagley.

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Seguiranno altre miniserie, spesso incentrate sulla lotta tra Venom e le progenie del simbionte, pronte a fondersi con altri esseri umani.

Uno dei figli del simbionte si fonde con Cletus Kassady, un serial killer ex compagno di cella di Eddie Brock, dando vita a Carnage, un assassino psicopatico dotato di poteri simili a quelli di Venom.

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Brock ritiene suo dovere distruggere questi derivati del suo costume, che mettono in pericolo le vite degli innocenti, e per fermali è spesso costretto ad accettare una tregua con l’Uomo Ragno, dando vita a insolite alleanze tra i due.


La Marvel Italia decide di dedicare a Venom una serie regolare, mettendo insieme le varie mini e le storie in cui appare. Le sue battaglie con Carnage diventano un classico della storie ragnesche.

Non mancano nemmeno gli scontri con altri eroi Marvel, ma con l’arrivo del nuovo millennio, e il ritorno di un altro grande nemico di Spidey, Norman Osborn, l’interesse verso Venom e gli altri simbionti sembra venire meno.

Anche il tentativo di lancio nel 2004 di un terzo simbionte, stavolta buono, chiamato Toxin (in cui la progenie di Carnage si fonde con un poliziotto, creando una scomoda quanto bizzarra alleanza tra i due), non ha grande successo.

 

Gli altri simbionti

Nel 2004 Mark Millar prova a rinnovare il mito di Venom. Dopo aver scoperto di avere un cancro, Eddie Brock ha una conversione religiosa e decide di liberarsi del simbionte, mettendolo all’asta.
Ad aggiudicarsi l’alieno è il gangster Don Fortunato, che lo compra per il figlio Angelo.
Ma Angelo Fortunato viene ritenuto patetico e vigliacco dal simbionte, che se ne libera trovando un nuovo ospite, ricco di odio e rancore verso l’Uomo Ragno: Mac Gargan, alias lo Scorpione.

Pur essendo un avversario creato da Stan Lee e Steve Ditko durante la Silver Age, lo Scorpione non è mai entrato nell’elite dei nemici storici del Ragnetto. La sua psicologia non è mai stata approfondita, rimanendo un banale bruto alla ricerca del guadagno facile.

La sua unione con Venom lo rende più forte che mai e gli garantisce maggiore visibilità nel Marvel Universe, tanto che si unisce alle squadre governative agli ordini di Norman Osborn, prima i Thunderbolts e poi gli Oscuri Vendicatori, apparendo in numerosi titoli della Marvel.

Purtroppo la sua caratterizzazione non ne giova, venendo rappresentato come un incontrollabile mostro sempre pronto a fare a pezzi i proprio avversari, lasciando più spazio a versi animaleschi che a dialoghi articolati.

Per quattro lunghi anni Venom/Mac Gargan sarà l’unico e solo simbionte della Marvel, fino al ritorno di Eddie Brock.

 

L’Anti Venom e l’agente Venom

Nel 2008, nel ciclo dell’Uomo Ragno firmato da Dan Slott, viene rivelato che Eddie Brock è guarito dal cancro grazie ai poteri di Martin Li, alias Mister Negativo (nuovo villain creato dallo stesso Slott).
Questa cura ha potenziato i suoi globuli bianchi, trasformandolo in un essere chiamato Anti Venom, un essere con i poteri del simbionte, ma senza le sue debolezze, in grado di curare le persone da cancro, ferite e radiazioni.

Sentendo di avere l’occasione di purificare il mondo dal male causato in passato, Brock usa questi nuovi poteri per diventare una sorta di anti-eroe, pronto anche a collaborare con l’Uomo Ragno.
Questa entità dai colori invertiti è un personaggio che riprende in parte il background dell’originale Venom e il compito di eliminare i simbionti.

Brock riesce a togliere il simbionte da Mac Gargan (che inseguito tornerà a vestire i panni dello Scorpione), ma il costume nero trova un nuovo ospite in un altro comprimario storico dell’Uomo Ragno: Flash Thompson.
Flash è uno dei primi personaggi apparsi nelle storia dell’Uomo Ragno, esordendo nelle pagine iniziali di Amazing Fantasy n. 15 insieme a Peter Parker.

Ha accompagnato Peter nella sua lunga vita editoriale, primo come bullo e in seguito come amico. Sebbene tormentasse Peter Parker, Flash idolatrava l’Uomo Ragno.
Nel corso del tempo ha subito una grossa maturazione psicologica, diventando una persona equilibrata.

Nel 2011, mentre l’America è in guerra con l’Iraq, gli autori decidono di mandare Flash Thompson a combattere in Medioriente.
Si era arruolato nell’esercito già nelle storie degli anni settanta (allora era il conflitto in Vietnam), ma stavolta torna senza le gambe, perse durante un’azione di salvataggio ispirato dalle azioni dell’Uomo Ragno.

Flash Thompson viene scelto dagli autori come nuovo ospite per il simbionte, che grazie ai suoi poteri può creargli delle gambe formate dalla sua massa biologica.
Riesce a tenere a bada la natura perversa dell’alieno, inibendolo tramite droghe e utilizzandolo non più di 48 ore a volta, evitando così il rischio che la creatura prenda il sopravvento.
Questo Agente Venom, così viene ribattezzato, usa armi da fuoco di tipo militare.

La Marvel prova dunque a rilanciare una nuova versione del personaggio tanto amato negli anni novanta, facendolo apparire in serie come Secret Avengers, Thunderbolts e nei Guardiani della Galassia, ma il suo appeal verso i lettori non eguaglia quello passato.

Nel 2017 Flash e Eddie Brock si scambiano di posto: Brock torna a essere Venom, mentre Flash ottiene i poteri dell’Anti Venom.

Nel corso dell’ultima run di Dan Slott del 2018, “L’ultimo volteggio”, conclusasi con Amazing Spider-Man n. 800, Eddie cede temporaneamente il proprio simbionte all’Uomo Ragno, in modo che possa avere maggior chance di vittoria contro Red Goblin, alias Norman Osborn, fuso con il simbionte di Carnage.

I simbionti, dunque, continuano ad avere un ruolo determinante nelle storie dell’Uomo Ragno, e presto o tardi anche Venom tornerà a dire la sua.

 

Venom al cinema

Grazie al successo ottenuto nei fumetti, Venom è stato insierito anche in numerosi videogiochi e cartoon dedicati all’Uomo Ragno. In particolare nel terzo film della saga cinematografica firmata da Sam Raimi.


In Spider-Man 3, infatti, Venom è insieme all’Uomo Sabbia il villain principale.
Le sue origini vengono narrate in modo piuttosto fedele a quelle dei fumetti: un parassita alieno portato sulla Terra dalla caduta di un meteorite prende il possesso dell’Uomo Ragno, rendendolo sempre più violento e tirando fuori il suo lato oscuro.

Quando l’eroe se ne libera (con tanto di scena delle campane, proprio come il fumetto da cui è tratto), il simbionte incontra Eddie Brock, fotografo del Daily Bugle rivale di Peter Parker, che lo ha sbugiardato per uno scoop fasullo.

Raimi pare volesse utilizzare l’Avvoltoio come villain del terzo film (che doveva avere il volto del premio Oscar Ben Kingsley), ma i produttori spinsero affinchè l’avversario fosse Venom in virtù della sua grande popolarità presso il grande pubblico.

Il film, benchè abbia diviso la critica, è stato un grande successo al botteghino.
Eddie Brock è interpretato da Topher Grace, che proprio grazie a questo ruolo ha ottenuto fama internazionale.

Venom ha poi ottenuto una pellicola interamente dedicata a lui, nel film omonimo del 2018, dove a prestare il volto a Brock è il celebre Tom Hardy.

Benchè il film si discosti dal fumetto originale ed è completamente slegato da Spider-Man, assomigliando di più a Toxin per i duetti comici tra il protagonista e l’alieno, ha ottenuto un succeso tale da spingere la Sony a produrre un sequel Venom – la furia di Carnage, in cui lo spietato criminale è interpretato dal bravo Woody Harrelson.

Il film è previsto per settembre del 2021 e chissà se avrà ripercussioni anche sui fumetti.

 

 

 

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