Oltre le nuvole, il luogo promessoci è un film che combina fantascienza e dramma sentimentale. La storia è ambientata in un immaginario Giappone degli anni novanta, dove esiste ancora la Guerra Fredda. L’Hokkaido, la grande isola settentrionale del Giappone, è stata occupata dai sovietici, che vi costruiscono una torre dalla grandezza smisurata.

Nel resto del Giappone tutti si chiedono che cosa nasconda quell’edificio così imponente: una curiosità che alimenta il sogno di sorvolarla in aereo da parte di due giovani, Hiroki e Takuya, e la loro compagna di scuola Sayuri. Mentre i ragazzi costruiscono un aereo per raggiungere l’edificio, cresce l’amore tra Hiroki e Sayuri. Ma tutto è rimesso in discussione dall’improvvisa scomparsa della ragazza, che si allontana dalla vita dei protagonisti senza dare alcuna spiegazione. Che fine farà l’amore tra Hiroki e Takuya? E che cosa succederà al loro sogno di sorvolare la torre misteriosa?

Oltre le nuvole, il luogo promessoci è un lungometraggio di Makoto Shinkai, uno dei più celebrati cineasti d’animazione degli ultimi anni. Si tratta della sua prima opera, essendo uscita nel lontano 2004. Dopo il grande successo del suo ultimo film, Your Name (che ha superato negli incassi anche le pellicole di Miyazaki), Oltre le nuvole viene finalmente proiettato nelle sale italiane l’11 e il 12 aprile 2017… insomma, adesso!

Proprio il successo di Your Name ci dimostra come sia importante il passaparola, dato che in genere gli anime circolano solo per pochi giorni nei nostri cinema. Gli appassionati dovrebbero pubblicizzarli di più tra gli amici, magari partendo proprio da Oltre le nuvole, il luogo promessoci: solo in questo modo si potranno togliere gli anime dal circuito di nicchia e dargli una distribuzione più capillare e lunga nel tempo.

La strategia del Sarchiapone

Convinciamo il maggior numero possibile di persone a non perdersi Oltre le nuvole, il luogo promessoci.

Potremmo approfittare del “complesso del Sarchiapone”: mi riferisco a quell’abitudine italiana, magistralmente interpretata da Walter Chiari, di parlare con assoluta sicurezza di un argomento che in realtà non si conosce affatto.

Provate, per esempio, a dire a un amico che Makoto Shinkai ha girato un film ucronico ambientato nel Giappone degli anni novanta. Magari, ascoltando quell’aggettivo dalla sonorità evocativa, ma dal significato poco conosciuto, vi seguirà al cinema senza ammettere la propria ignoranza.

A proposito della trama

Il vostro amico non è poi così credulone e vi chiederà chiarimenti sulla sceneggiatura. Zero spoiler, ovviamente. E allora ditegli che Oltre le nuvole, il luogo promessoci racconta di un Giappone sottoposto al controllo militare di due superpotenze.

Una di esse, che ormai occupa l’isola settentrionale di Hokkaido, costruisce una torre di altezza smisurata e dai poteri soprannaturali. C’è chi sogna di volarci vicino, come tre giovani delle scuole medie: Hiroki, Takuya e la loro compagna di classe Sayuri, che stanno costruendo un aereo per realizzare il loro desiderio.

La loro promessa di volare vicino alla torre, però, sembra svanire nel nulla dopo le vacanze estive, quando la ragazza scompare improvvisamente. Corre voce che la sua vita sia legata a quella della torre… ma in che modo? È questa la domanda alla quale dovranno rispondere i due compagni di classe, indecisi se continuare con le proprie normali esistenze o realizzare il loro sogno.

Sayuri e Hiroki parlano

 

Dove troviamo il meglio di Shinkai?

Mentre raccontate dell’enorme torre del film, se il vostro amico è cresciuto a pane e manga suggerisco una velata ma comprensibile allusione all’Obelisco di Balzar (non preoccupatevi, il collegamento a Dragon Ball sarà immediato).

Può capitare di incontrare un maratoneta di anime sentimentali: in questo caso, lo convincerete facilmente ricordando la composizione dei personaggi: due ragazzi + una compagna di classe. Com’è possibile non pensare al triangolo amoroso, lo schema tipico di tante serie animate?

Nel caso fosse un appassionato dello Studio Ghibli è meglio sottolineare la costruzione del velivolo da parte dei protagonisti: Miyazaki non ha una grande passione per il volo?

C’è gente che vive anche al di fuori del mondo animato, con loro basterà essere obiettivi.

Perché Oltre le nuvole, il luogo promessoci è davvero un bel film. D’accordo, non è esente da lacune, come la scarsa caratterizzazione dei personaggi, e ha qualche pecca in sede di scrittura (perde presto il focus narrativo sul sogno giovanile di volare vicino alla torre, barcamenandosi tra le teorie su mondi paralleli e i continui monologhi interiori di Hiroki).

Sono, queste, mancanze riscontrabili anche in Your name, ma la sua ottima accoglienza da parte del pubblico mi fa pensare che le lacune della regia di Makoto Shinkai passeranno in secondo piano.

Però non è certo il caso di soffermarsi troppo sui (pochi) lati negativi di Oltre le nuvole, il luogo promessoci. Meglio spiegare perché il primo lungometraggio di Makoto Shinkai sia un appuntamento imperdibile per chiunque.

Se parlate con un amante della tecnologia, potrete elogiare le meraviglie tecniche dell’anime. Quelli di Makoto Shinkai sono cartoni che fanno un ampio uso della computer grafica. Non c’è da meravigliarsi, il regista ha lavorato a lungo in questo campo nella Falcom, un’azienda giapponese di videogiochi.

Suppongo avrete anche qualche amico dal carattere sognante e poetico. Nessun problema, il nostro regista, il “Leopardi del Sol Levante”, ha girato il film che fa per lui!

Quando Makoto Shinkai utilizza la computer grafica non lo fa solo per meravigliare lo spettatore con gli effetti speciali. Grazie alla tecnologia, Makoto Shinkai crea atmosfere intrise di nostalgia e malinconia. Per questa ragione dovrete sottolineare come i paesaggi, i riflessi luminosi e la pioggia stessa siano pensati per trasmettere la bellezza dei ricordi e il rimpianto di non averli vissuti pienamente.

Un paesaggio di Oltre le nuvole, il luogo promessoci
Un paesaggio del film

 

La luce in un treno di Oltre le nuvole, il luogo promessoci
 

 

La pioggia in una sequenza dell’anime

Non tutti i registi d’animazione sono capaci di creare atmosfere suggestive. Makoto Shinkai è il migliore in questo genere di film. A me hanno colpito molto proprio le tonalità cromatiche dell’anime.

Il regista privilegia la luminosità nelle sequenze ambientate nel passato, al fine di comunicare la felicità dei tre protagonisti. Il presente, invece, trasmette l’amarezza dei sogni infranti con colori opachi e tendenti allo scuro. Questo parallelismo cromatico è una componente fondamentale per la realizzazione di ambientazioni capaci di trasmettere i sentimenti voluti dal regista.

Ma torniamo al vostro amico sognatore. Ditegli che c’è più poesia in un’inquadratura di Oltre le nuvole, il luogo promessoci che in tutte le saghe shōnen di questo mondo. I cartoni non sono sempre “roba per bambini” e il nostro Makoto lo dimostra in ogni sequenza del film.

Forse non vi mancherà anche un amico amante dell’arte. Bene, il film potrà soddisfare le sue esigenze estetiche. Quando lo incontrerete, dovrete evidenziare quanto il regista sia ossessionato dalla qualità fotografica delle inquadrature: niente è lasciato al caso, perché anche il dettaglio apparentemente più insignificante del paesaggio è curato in maniera maniacale.

La parola a voi

Spero che raccogliate il mio appello e, perché no, ispirati da questo articolo possiate convincere altre persone a non mancare all’appuntamento. In gioco è una distribuzione più efficace per i film d’animazione giapponese.

Se avete altre motivazioni per vedere Oltre le nuvole, il luogo promessoci, vi prego di aggiungerle nei commenti.

Un pensiero su “OLTRE LE NUVOLE E OLTRE AI CINEMA AVARI DI ANIME”

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