LE 100 RAGAZZE CHE TI AMANO TANTO… PURE TROPPO

Nella vita sono un tipo romantico, a volte anche tanto, ed è per questo che, appunto, adoro a livelli altissimi le romcom. Se poi c’è un punto della storia in cui lui deve scegliere tra diverse pretendenti… la mia testa esplode letteralmente! Quindi potete ben immaginare la mia reazione davanti al manga di Rikito Nakamura (edito da J-Pop) nel quale le pretendenti saranno ben 100! Ma riuscite a capire come mi sento? Ma bando alle ciance e parliamone!

Rentaro Aijo è un appassionato di storie d’amore, un romantico per eccellenza che fino alla fine delle scuole medie si è dichiarato a ben 100 ragazze diverse, collezionando ben 100 rifiuti! Ormai arrivato alle superiori, sopraffatto dallo sconforto Rentaro si reca al tempio dell’amore, dove chiede alla divinità protettrice di trovare l’anima gemella. Un desiderio che viene ben presto realizzato dalla (bizzarra) divinità stessa, che però distratta com’è gli assegna 100 anime gemelle, tutte da trovare durante il periodo del liceo.

Niente di più bello per Rentaro! Ma (c’è sempre un ma)… non è tutto rose e fiori perché il ragazzo potrà incontrare 100 anime gemelle, ma non scegliere tra loro, perché nel momento del rifiuto la ragazza morirà.

Parte così Le 100 ragazze che ti amano tanto, una delle commedie romantiche più pazze e divertenti degli ultimi anni; una commedia ricca di personaggi caratterizzati in maniera unica e peculiare, e di imbarazzanti situazioni che vedranno Rentaro fare la conoscenza di ragazze sempre nuove e differenti, tutte pronte a fargli battere il cuore nei modi più disparati. Una commedia fresca, moderna e frizzante che fa ridere il lettore con un’ilarità smisurata, senza però fargli mai dimenticare quanto può essere romantico e dolce un amore giovanile.

Sin dalle prime battute Le 100 ragazze che ti amano tanto si sviluppa con un ritmo rapido e costante, mantenendo sempre alta l’attenzione e il divertimento del lettore, grazie ai continui siparietti (e alle risposte) che Rentaro intrattiene con ognuna delle sue ragazze. La storia di per sé non ha nulla di sorprendente, nulla di mai visto in una romcom, ma Nakamura riesce a rendere straordinaria anche la situazione più banale e ordinaria. E ci riesce proprio grazie alla presenza di un cast di personaggi che va via via sempre più arricchendosi; con una capacità smisurata riesce a tratteggiare il carattere e la figura di ogni singola protagonista, riuscendo a differenziarle tutte l’una dall’altra, a volte proprio attraverso caratterizzazioni tipiche da romcom (o addirittura da shojo manga). Vedremo infatti ragazze tsundere affiancarsi ad altre dal carattere romantico, ragazze introverse con altre decisamente più pazze e bizzarre. Insomma, ce n’è davvero per tutti.

Non da meno sono i disegni di Yukiko Nozawa, che sin dal primo volume dimostrano una maturità stilistica pazzesca. Le linee, soprattutto delle ragazze, sono morbide, dolci, tondeggianti e sinuose, e rispecchiano perfettamente l’intento di Yukiko Nakamura di mostrare tutta la dolcezza e la tenerezza di ognuna delle protagoniste, proprio allo stesso modo con cui le percepisce Rentaro. Oltre alle figure, anche gli sfondi e la gestione stessa della tavola dimostrano un’elevata maturità stilistica che è davvero sorprendente per un manga come questo. Un manga che nelle tavole a colori (ahinoi poche) trova il suo apice stilistico grazie a una palette di colori tenui e caldi.