Nei giorni in cui riaprono le scuole quale lettura è più adatta di L’essenza di una musa di Aya Fumino?

Da studente di arte non potevo che apprezzare questo manga, il quale, ve lo dico subito, è un vero e proprio pugno nello stomaco. Ancora una volta Aya Fumino riesce a essere dannatamente realista e a volte persino un po’ spietata con i suoi protagonisti. Perché si sa, nella vita non tutto va come dovrebbe e non sempre esiste il lieto fine (e leggere storie non del tutto liete penso faccia pure bene, oggi come oggi).

Da quando ha fallito nell’esame di ammissione all’Accademia di Belle Arti, Miyu trascorre una quotidianità piatta e priva di entusiasmo, soprattutto a causa della mancanza di arte nella sua vita di tutti i giorni, che per lei è sempre stata una sorta di linfa vitale.
Costretta a fare un lavoro noioso, nel quale viene anche bullizzata, e svolto principalmente per non deludere la madre, Miyu sogna in segreto di riprovare  a ridare l’esame di ammissione e ributtarsi così a capofitto nel mondo dell’arte.
Dopo una cena tra amici e un incontro-scontro con uno dei partecipanti (che sembra provare qualcosa per lei), capisce che la vita è una soltanto e che non bisogna mai accontentarsi quando i sogni sono grandi quanto il cielo.

 

Inizia così la nuova vita di Miyu che facendo qualche passo indietro si ritrova proprio dove aveva lasciato se stessa, davanti a una delusione e un fallimento, che dovrà abbracciare e portare in spalla se desidera riuscire dove prima aveva fallito. Miyu decide quindi di tornare a dipingere, di fare i conti con il passato e affrontare una volta per tutte quella madre che sembra deludere continuamente e che continua a considerarla una ragazzina. Per Miyu arrivano ben presto inciampi e delusioni, che però stavolta dovrà affrontare di petto.

 

Devo dire che la miniserie in tre volumi di L’essenza di una musa mi è piaciuta molto. Seppur inizialmente l’ho trovata lenta a ingranare, già dalla fine del primo volume ha acquisito una spinta che mi ha catapultato nel mondo artistico della protagonista. Mi è piaciuto vedere come Aya Fumino abbia saputo raccontare le difficoltà di chi, come Miyu, decide di approcciarsi al mondo dell’arte come studente, ma soprattutto come bisogna in qualche modo affrontare le amare delusioni che scelte del genere possano riservare a chi decide di tentare “il salto”.

In L’essenza di una musa la Fumino racconta tutto questo con schiettezza, senza il minimo filtro, senza mai edulcorare nulla, con intenti assai chiari: mostrare al lettore quanto la vita possa essere dura e spietata.

 

Ed è questa schiettezza, questa capacità di raccontare e tratteggiare la vita e le sue sfumature più cupe e deludenti a rendere la storia coinvolgente, nonostante si parli soltanto di un ingresso alla vita accademica. Miyu è una protagonista degna di un romanzo di formazione, che subisce più di una evoluzione e comprende, capitolo dopo capitolo (seppur con un po’ di fatica), che esiste una sola Miyu, unica e inimitabile, e non le tante copie di quelle persone che la affascinano e sembrano, ai suoi occhi, migliori di lei. Proprio questa è la vera sfida della protagonista: cercare se stessa e capire chi dovrà essere per poter imprimere su tela il suo mondo interiore e le sue intenzioni.

Nei disegni di L’essenza di una musa Aya Fumino torna a esprimersi nel suo stile già mostrato in Adolescenza maledetta (volume unico edito J-Pop), stavolta accompagnato da momenti artistici e pittorici che sottolineano ulteriormente il mondo interiore dei personaggi.

 

L’ESSENZA DI UNA MUSA

  • Autrice: Aya Fumino
  • Editore: J-Pop Manga
  • Genere: Drammatico – Seinen
  • Pagine: 216 pp
  • Uscita: 2 Agosto 2024
  • Prezzo: € 7,50
  • Nazionalità: Giapponese
La storia

Da quando ha fallito l’esame di ammissione all’Accademia di Belle Arti, Miyu si accontenta di obbedire in tutto e per tutto alle indicazioni della madre: nell’abbigliamento, nel lavoro, persino in amore. Anche a costo di sacrificare i suoi desideri e la passione per la pittura. Poi, a una cena tra amici, incontra Kairi Nabeshima, l’unica persona che la capisce. O, almeno, così crede…

(Da Everpop).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *