Molti supereroi nel corso della loro vita editoriale si sono legati sentimentalmente a una ragazza dai trascorsi criminali: Batman ha Catwoman, l’Uomo Ragno la Gatta Nera, Devil Elektra e Ciclope Emma Frost, per fare alcuni esempi. Anche l’integerrimo Capitan America non fa eccezione: tra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta ha avuto una relazione sentimentale con una ragazza problematica, un’ex criminale che ha cercato in tutti i modi di redimersi Rachel Leighton, meglio nota come Diamante. DIAMANTE E LA SOCIETÀ DEI SERPENTI Diamante esordisce su Captain America n. 310 del 1985 a opera di Mark Gruenwald e Paul Neary. Ci viene mostrata come membro della Società dei Serpenti, una organizzazione criminale composta da mercenari che indossano costumi a tema serpente. Per chi se lo stesse chiedendo, Diamante ne fa parte per il gioco di parole in inglese tra Diamond (Diamante appunto) e Diamond Back, il nome che gli americani danno al letale serpente a sonagli. La ragazza non ha superpoteri, ma è un’agilissima atleta che lancia dardi a forma di diamante dai vari contenuti (esplosivi, a gas, con acido eccetera). Viene ingaggiata come molti dei suoi compagni dalla società criminale Aim per uccidere il loro ex capo M.O.D.O.K, omicidio che Capitan America tenta di impedire. Fin dal loro primo incontro, Diamante si sente attratta dal Capitano ed è riluttante a colpirlo. In un’occasione tenta addirittura di sedurlo, ma i suoi atteggiamenti maliziosi vengono respinti da Cap. In queste prime apparizioni il personaggio viene descritto da Gruenwald come (apparentemente) una ragazza facile e piuttosto frivola, ma in seguito la sua personalità verrà approfondita mostrandoci ben altri aspetti. L’occasione del riscatto per la bella mercenaria avviene su Captain America n. 341, in cui la terrorista Viper tenta di prendere il controllo della Società dei Serpenti cercando di assassinarne il leader, Sidewinder. Diamante, nel tentativo di fermare la scalata della folle criminale, chiede aiuto proprio a Capitan America, che in quel periodo era stato destituito dal governo e aveva assunto un nuovo costume nero e il nome generico di Capitano. Grazie all’aiuto della ragazza, Cap riuscirà a fermare il piano criminale di Viper, ossia di avvelenare le riserve idriche di Washington trasformando le persone in esseri simili a rettili, salvando la vita all’allora presidente Ronald Reagan (Captain America 344, 1988) Da questo momento in poi Diamante, che ci rivela il suo vero nome, Rachel Leighton, cerca sinceramente di ravvedersi, tentando di rigare dritto per mostrare la sua buona fede a Cap e avere una chance di mettersi insieme. Cap e Diamante si trovano a collaborare insieme in diverse occasioni, in particolare quando cercano di ostacolare il Barone Zemo nella caccia alla pietra di sangue in grado di rianimare i defunti (Captain America 358/364). In quell’occasione Diamante vede per la prima volta Crossbones, il temibile braccio destro del Teschio Rosso, personaggio che incrocerà più volte il suo cammino. LA REDENZIONE E LA RELAZIONE CON CAP In questa roccambolesca avventura Cap e Diamante iniziano a interagire mostrando un certo feeling sia sul campo che fuori, tanto da arrivare ad un appuntamento ufficiale con tanto di primo bacio (Captain America 371, 1990). È qui che Diamante inizia a diventare una presenza fissa nelle storie di Cap e che il suo approfondimento piscologico diventa uno dei punti salienti della serie. Gruenwald descrive benissimo una ragazza sinceramente decisa a cambiare vita, ma non è facile abbandonare quella vecchia: le sue compagne della Società dei Serpenti (non sapendo, almeno all’inizio, che se la fa con Capitan America) tentano di farla rientrare nei ranghi, offrendole lavori ben pagati, ma Rachel è decisa a rifiutare, cercando di voltare le spalle alla vecchia vita e ad iniziare una vita onesta. Diamante dimostra tutto il suo affetto verso Cap nel ciclo intitolato Veleno nelle strade: dove Gruenwald affronta il tema della tossicodipendenza mostrandone gli effetti proprio su Cap, che rimane accidentalmente esposto agli effetti di una droga chiamata ice. (Captain America 372/378, 1990) Per il famoso supereroe inizia una vera e propria discesa verso le crisi d’astinenza, con repentini cambi d’umore, eccessi di violenza, attacchi di rabbia, perdita del sonno, visioni… sembra che nessuno dei suoi più famosi alleati sia in grado di aiutarlo, tranne la bella ex criminale, che capisce la crisi che sta vivendo e contribuisce insieme alla Vedova Nera a salvarlo e a farlo disintossicare. L’episodio fa sì che Cap e Rachel si avvicinino ancora di più, sebbene i tentativi della donna di tagliare con la vita criminale diventino sempre più complicati: in un’occasione viene catturata dalla Società dei Serpenti che la riteneva un’infame pronta a vendere i loro segreti a Cap. Grazie ad alcuni ex compagni però riesce a sfuggire all’esecuzione che l’attendeva, correndo da Cap per chiedergli di aiutarla a liberare coloro che l’hanno aiutata a fuggire. In quest’occasione lei e Cap iniziano ad avere la loro prima crisi: Cap intenderebbe arrestare anche le sue amiche Aspide e Black Mamba, oltre a quei membri della Società che non le erano stati ostili, mentre Rachel vuole che il Capitano chiuda un occhio. La ferrea morale di Cap non gli permette di scendere a compromessi e dunque Diamante preferisce gestire la situazione da sola ingaggiando il mercenario Paladin. Cap andrà comunque in suo soccorso, ma Rachel farà l’offesa fingendo di flirtare con Paladin. Successivamente, insieme alle sue amiche Aspide e Black Mamba, forma un team di mercenarie noto come B.A.D. Girl inc. (dalle iniziali dei loro nomi) ma rientrano dei piani del progetto di Superia, una genetista criminale con una malata idea del femminismo che intende sterilizzare la razza maschile dal pianeta grazie a un ordigno. Se nell’occasione Gruenwald fa combattere Cap contro alcune delle più note supercriminali del mondo Marvel, la sottotrama di Rachel la vede affrontare Snapdragon, sua vecchia compagna d’armi che la odia. Rachel nello scontro viene gettata in mare e rischia di morire affogata, a causa del trauma subito, inizia ad avere una fobia per i combattimenti e la vita d’avventuriera, decidendo tra le lacrime di lasciarsi tutto alle spalle. Cap assume Rachel come sua segretaria, per lei sembra davvero aprirsi una vita da civile. Ma il destino non ha finito i suoi piani. LE DRAMMATICHE ORIGINI DI DIAMANTE Rachel Leighton viene rapita dopo le lezioni di informatica da Crossbones, il sicario prediletto del Teschio Rosso. L’uomo aveva perso i favori del boss e per riconquistarseli rapisce la ragazza di Capitan America tenendola segregata per giorni. La ragazza, traumatizzata dall’esperienza pre-morte di cui parlavamo prima è in totale balia dell’uomo, che ne approfitta per imporle un crudele addestramento in grado di ritemprarle lo spirto combattivo. Durante questa esperienza Rachel riconosce nel suo aguzzino Brock Rumlow, l’uomo che da ragazza le distrusse la vita. In una lunga sequenza di flashback scopriamo la Rachel Leighton prima di divenire una criminale: originaria del Texas si trasferì con la famiglia a New York da piccola. Suo padre era morto e aveva tre fratelli di cui il maggiore, William, era rimasto paralizzato in Vietnam, mentre gli altri due, Danny e Ricky, si erano uniti a una gang di teppisti. Rachel voleva a tutti i costi seguire i suoi fratelli maggiori, e per mostrarsi “tosta” come il resto della gang decise di intrufolarsi di nascosto nel loro ritrovo, ma qui trovò il leader della banda, Brock Rumlow, che la picchiò e la violentò. Questo portò i fratelli a reclamare vendetta, ma Brock uccise il fratello maggiore William, che lo minacciava con un fucile, e divenne un latitante. I Leighton divennero dei ladruncoli, Daniel scappò di casa e Ricky venne ucciso durante una rapina. A Rachel non rimase che darsi alla vita da criminale, iscrivendosi all’accademia di Taskmaster (che nell’universo Marvel è una sorta di “università” dove si viene addestrati per diventare supercriminali) Si tratta di una storia dura, spietata, crudele, in cui c’è tutta la violenza urbana dei ghetti, ben lontana dai classici parametri Marvel, resa incisiva dai disegni del comunque modesto Rick Levins. L’addestramento di Crossbones, per quanto severo, dà i suoi risultati e Rachel diventa un combattente ancora più formidabile e spietata. Il criminale la obbliga a rubare dalla base dei Vendicatori delle sacche di sangue di Capitan America contenenti il siero del supersoldato da consegnare al Teschio Rosso, che nel frattempo ha trovato un sostituto in Tagliagole. Costui è un vecchio criminale apparso in Marvel Team-Up n. 89 del 1980, ripescato da Gruenwald che ci rivela essere in realtà Danny Leighton, il fratello di Rachel. I due si ricongiungono presso la sede del Teschio Rosso, dove il primo lavora e la ragazza è tenuta come ostaggio. L’uomo cerca di liberare la sorella ammazzando Crossbones nel sonno, ma questi pare prevalere e ucciderlo (Tagliagole apparirà in seguito in altre storie Marvel senza alcuna spiegazione di come sia sopravvissuto). Diamante cerca di fuggire dalla prigionia, ma viene ferita da Crossbones nel tentativo di fuga. Sopravvivrà in quanto Teschio Rosso la userà come cavia per una trasfusione di sangue con il plasma, rubato dalla stessa ragazza, appartenente a Cap. Questo rende Rachel una vera e propria “supersoldatessa”. Alla fine il tempestivo arrivo di Cap libererà l’amata dalle grinfie del crudele nemico, ma la psiche della ragazza è rimasta inevitabilmente sconvolta dall’esperienza. Diviene più dura e cinica, più fredda verso Cap. Decide di tornare alla vita d’avventuriera, accompagnando Cap e Falcon in missione, e durante una di queste, in cui i tre s’infiltrano in un raduno criminale, ritrova Snapdragon, la donna che l’aveva quasi uccisa. Desiderosa di vendetta, Rachel si avventa su di lei, e con le nuove capacità riesce a prevalere sull’avversaria affondandola in una fontana, fino a ucciderla. Il crudele trattamento di Crossobones torna a farsi strada nella sua mente. Rachel sa bene che Cap non potrebbe mai perdonarla per aver ucciso volontariamente un nemico. Per cercare di salvare la sua relazione, quindi, Rachel tace sull’omicidio (Captain America n. 413) Il suo rapporto con Cap va sempre più in crisi quando all’eroe a stelle e strisce viene diagnosticato una malattia dovuta al deterioramento del siero del supersoldato. Il Capitano è costretto a ritirarsi o rischia una totale paralisi, ma l’eroe non intende rinunciare alla propria missione. Lei e Cap si allontanano sempre più, in quanto la ragazza non si sente all’altezza del leggendario eroe e della sua incrollabile etica; il suo sentirsi inadeguata è un tema ricorrente, anche i Vendicatori sembrano non appoggiare la loro relazione. Tutto questo malessere la spinge ad accettare l’offerta della reddiviva Superia. La scienziata le chiede di prendere il posto di Snapdragon, da lei uccisa, come sua sicaria in cambio di una cura per la degenerazione del siero. La donna lascia Cap proprio quando l’uomo è in un momento difficile senza fornirgli spiegazioni, apparendo crudele, ma in realtà sacrificando sé stessa per poter curare l’uomo che ama. Ed è qui che la vita editoriale di Diamante praticamente finisce. Superia viene apparentemente uccisa da Teschio Rosso, che si impadronisce della cura per la degenerazione del siero, Rachel viene liberata dal suo patto e Cap apparentemente muore. Finisce la gestione Gruenwald e inizia quella di Mark Waid, che vede Cap curato dalla malattia proprio dal Teschio e ricongiungersi con Sharon Carter, sua vecchia fiamma ritenuta morta. Il ciclo di Waid rivitalizza la serie di Cap, che all’epoca non era tra le più vendute della Marvel, grazie anche ai disegni di Ron Garney, ma sembra andare in direzioni creative completamente diverse dal suo predecessore, lasciando Rachel nel dimenticatoio. Da lì in avanti per lei nell’intero universo Marvel si conteranno pochissime apparizioni, tutte di poco valore, e nessun altro autore riprenderà il suo difficile percorso o il suo drammatico passato. UN PERSONAGGIO INGIUSTAMENTE DIMENTICATO? Diamante è stata una delle donne più importanti della vita di Capitan America, ma negli ultimi 25 anni nessun sceneggiatore l’ha più ripresa. Per lei si contano poche apparizioni: Ed Brubaker l’ha mostrata come agente dello Shield, mentre Nick Spencer rivela è che tornata a darsi al crimine per pagare le cure al suo nuovo compagno, l’ex criminale Costrittore. Si trattano di sporadiche apparizioni in contrasto tra loro, dove Rachel appare piuttosto piatta come personaggio. Secondo chi vi scrive, però, Diamante è uno di quei personaggi Marvel che hanno avuto una maggiore crescita psicologica nel corso della sua vita editoriale. Una donna con una famiglia instabile, una vita violenta che l’ha portata sulla cattiva strada ma che in fondo non ne ha attaccato il buon cuore. Il suo volersi redimere per amore di Cap era un sentimento sincero, e lei ci ha messo tutta la sua buona volontà.Le violenze subite prima da Snapdragon e poi da Crossbones ne hanno in parte spezzato lo spirito, facendola ricadere in una spirale d’odio da cui comunque cercava di uscirne. Tuttavia le conseguenze di questa condotta l’hanno portata ad avvertire un profondo senso di inadeguatezza verso Cap, che nel suo credere fortemente ai suoi ideali a volte fa sentire a disagio chi gli sta intorno. Insomma, un personaggio con una psicologia ben delineata, con pregi e fragilità tangibili, su cui però nessuno pare voglia puntare. Con il tempo sia Superia che il fratello Tagliagole sono ricomparsi nell’universo Marvel, per tacere dello stesso Crossbones, e sarebbe stato interessante vedere interagire nuovamente questi personaggi tra di loro. Inoltre, Rachel Leighton è attualmente uno dei pochi personaggi su cui il siero del supersoldato non ha avuto effetti collaterali, dettaglio non trascurabile in un universo narrativo dove questo farmaco pare essere irriproducibile. La Marvel ha un potenziale enorme di personaggi inutilizzati, invece sembra essere orientata a spremere come limoni sempre gli stessi, senza variare. Navigazione articoli KEN IL GUERRIERO, UNA SAGA ETERNA PV – ASPETTA