Il vasto universo Marvel conta una miriade di personaggi, molti dei quali stanno vivendo un incremento di popolarità grazie a trasposizioni cinematografiche e televisive più o meno riuscite.

“Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti” profetizzò Andy Warhol, e così capita che persino personaggi di nicchia come la sordomuta Echo (al secolo Maya Lopez), la strega Agatha Harkness e persino Riri Williams, Iron Heart, abbiano avuto il loro momento di gloria sul grande o piccolo schermo.

Ci sono anche altri personaggi Marvel con una vita editoriale assai più lunga che non hanno mai avuto un grande riscontro e che potrebbero nel prossimo futuro ricevere una trasposizione televisiva e dunque un’impennata di popolarità.

 

SUDARIO

Creato da Steve Englehart ed Herb Trimpe come un mix tra Batman, Devil e Shadow, Sudario è un inquietante giustiziere urbano, un anti-eroe spesso fuorilegge che non di rado viene scambiato per un criminale, fatto che lui sfrutta a proprio vantaggio. Il suo vero nome è Maximilian Coleridge. Quando aveva 10 anni vide i suoi genitori venire uccisi da un malvivente.

Giurò allora di vendicarsi e di dedicare la propria vita alla lotta al crimine. Si recò in Oriente dove sì unì al misterioso “culto di Kalì” per impratichirsi nelle arti marziali. Venne sottoposto a un rito in cui venne marchiato a fuoco sul volto, cosa che lo rese cieco ma grazie ad una misteriosa “visione mistica” riesce a districarsi agevolmente nell’oscurità.

Con il macabro nome di Sudario (Shroud in originale) inizia la propria carriera da vigilante. Appare per la prima volta su Super-Villain Team Up n. 5 del 1976, dove cerca di assassinare nientemeno che il Dottor Destino. A seguito di uno scontro con il Teschio Rosso, in collaborazione con Capitan America, Sudario sviluppa la capacità di emettere la “forza oscura”, una sorta di “fumo denso” che gli permette di agire nelle tenebre da lui stesso create.

 


Sudario agisce in California, da allora è comparso spesso sulle pagine di Spider-Woman (che agiva a San Francisco) e, alla sua chiusura, occasionalmente ha incrociato le strade dei Vendicatori della Costa Ovest nella vicina Los Angeles.

Sudario non è mai diventato titolare di una serie, apparendo quasi sempre come guest star quando i supereroi si spostavano in California. Per un periodo è stato a capo del Night Shift, un team composto da alcuni ex avversari della Donna Ragno, che Sudario guidava fingendosi un criminale.

In storie più recenti pare aver intrapreso una relazione sentimentale con Julia Carpenter, alias Aracne, ossia la seconda Donna Ragno dai capelli rossi, sebbene, come abbiamo visto sulle pagine di Ms Marvel e successivamente di Daredevil, la loro relazione si sia fatta alquanto complicata.

 

TIGRE BIANCA

Nata negli anni settanta sulla scia della popolarità dei film sulle arti marziali, la Tigre Bianca esordisce sulle pagine della rivista in bianco e nero Deadly Hands of Kung Fu n. 19, per mano di Bill Mantlo e George Perez. Tigre Bianca è il primo supereroe latino della Marvel: il suo alter ego è Hector Ayala, originario di Porto Rico e cresciuto nel South Bronx di New York.

 


Ayala è uno studente universitario che trova i tre medaglioni raffiguranti la Tigre di Giada (testa e due zampe). Una volta indossati il ragazzo di trasforma nella Tigre Bianca, dotato di un costume candido e delle eccezionali capacità di un maestro di arti marziali. A queste abilità vanno aggiunte un vigore e un’agilità sovrumane. Con queste sue nuove capacità. Hector divenne un supereroe urbano, combattendo contro le gang di strada e gli spacciatori.

Nel corso della sua breve carriera Tigre Bianca ha combattuto contro il Fante di Cuori e ha poi incrociato le strade di altri maestri di arti marziali come Shang Chi e Iron Fist, oltre a eroi di strada come Devil e soprattutto l’Uomo Ragno.

Le sue apparizioni scemarono con l’affievolirsi dell’interesse del pubblico al genere marziale, sparendo a poco a poco dalle scene.

Lo scrittore Brian Bendis lo riprende durante il suo ciclo su Devil, quando Hector viene ingiustamente accusato di omicidio. Matt Murdock prova a difenderlo in tribunale ma purtroppo perde il processo ed Hector, in preda alla rabbia prova a fuggire venendo però ucciso dalla polizia.

Morta una Tigre Bianca se ne fa un’altra, potremmo dire, infatti Bendis tempo dopo ci rivela che gli amuleti della Tigre Bianca sono stati spediti a Angela Del Toro, nipote di Hector, che si trasforma nella nuova Tigre Bianca, diventando una comprimaria abbastanza frequente nelle storie di Devil dell’epoca. (Daredevil vol. 2 n. 58, 2004).

In tempi più recenti, nel 2011, una nuova Tigre Bianca prende il posto della Del Toro, ossia Ava Ayala, sorella di Hector e membro della Avengers Accademy, serie sulla quale ha esordito nel numero 20 e dove pare abbia ottenuto parecchi consensi tra i lettori, superando in popolarità i suoi predecessori.

 

PROWLER

Creato da Stan Lee, John Romita Sr. e JIm Mooney basandosi su un disegno del giovanissimo figlio di Romita, John Jr., Prowler esordisce sulle pagine di Amazing Spider-Man n. 78 nel 1969.

Hobie Brown è uno dei primi personaggi di colore a essere apparsi in America. Ragazzo prodigio abile nelle scienze, si doveva mantenere come lavavetri. Licenziato ingiustamente, utilizzò una sofisticata attrezzatura da scalata di sua invenzione per crearsi un alias mascherato e darsi ai furti. Con il nome Prowler cercò di rubare le paghe dei dipendenti del Daily Bugle, venendo scoperto da Peter Parker e scontrandosi inevitabilmente con l’Uomo Ragno.

 


Nonostante l’apparenza minacciosa e le sofisticate armi, Spidey lo sconfisse, ma decise di non consegnarlo alla giustizia, comprendendo che in fondo si trattava di un ragazzo confuso e problematico. Hobie, colpito dalla generosità del Ragno, decise di ravvedersi, abbandonando ogni velleità criminale.

Nel pieno degli anni 70, quando diversi supereroi neri iniziarono a far capolino nelle pagine dei supereroi la Marvel decise di non puntare su questo personaggio. Ragazzo brillante costretto ai lavori umili per via dei pregiudizi razziali, Prowler di potenzialità ne aveva parecchie ma rimase un semplice ospite occasionale nelle pagine dedicate al Tessiragnatele.

Finalmente è stato protagonista di una miniserie a lui dedicata nel 1994, e il suo look misterioso è stato di ispirazione a Todd McFarlene per il suo Spawn.

Nell’universo alternativo Ultimate, l’identità di Prowler appartiene a Aaron Davis, lo zio di Miles Morales, che fa il criminale di professione. È apparso nel film d’animazione Spider-Man: Into the Universe nel 2018.

 

PALADIN

Mercenario dal passato misterioso, Paladin è una sorta di antieroe della Marvel, che però antepone il proprio tornaconto a tutto, cosa che lo può portare ad essere sia alleato sia occasionalmente avversario dei supereroi.

Apparso per la prima volta sulle pagine di Daredevil n. 150 nel 1978, Paladin si è trovato a combattere sia contro che al fianco dell’Uomo senza Paura. Dotato di un’armatura che gli dona super-forza e di una pistola stordente, Paladin si è visto in molte serie Marvel, apparendo come un simpatico guascone, amante del lusso e delle belle donne che non è spinto dall’altruismo nel combattere i criminali, ma solo dietro compenso.

 


Sotto il falso nome di Paul Denning ha avuto brevemente una relazione aperta con Wasp, ha cercato di arrestare il Punitore (Punisher: No Escape del 1990), ha aiutato in diverse occasioni Capitan America (Captain America # 381/382) e ha collaborato con L’Uomo Ragno su compenso di Silver Sable (Amazing Spider-Man 320/321)

Per la sua natura di mercenario è stato assoldato temporaneamente al Branco Selvaggio di Silver Sable, agli Eroi in Vendita di Misty Knight e ai Thunderbolts di Norman Osborn.

Seppur mai protagonista, neppure di una miniserie, Paladini è un personaggio interessante, come ha dimostrato destreggiandosi fra tanti supereroi così diversi fra loro.
È stato creato da Jim Shooter e Carmine Infantino, quest’ultimo artista di culto della Dc Comics, noto soprattutto per il suo lavoro su Flash.

 

DRAGOLUNA

La calva e affascinante telepate Dragoluna è stato un personaggio abbastanza popolare negli anni 70. Quando era bambina, Heater Douglas fu la sola sopravvissuta a uno spaventoso incidente: la macchina su cui viaggiava con la sua famiglia venne distrutta dall’astronave di Thanos. Heather venne salvata da Mentore, il padre di Thanos, e mandata in un monastero di Titano, presso i monaci di Shao-Lom.

Heather divenne una grande maestra di arti marziali e soprattutto sviluppò dei poteri telecinetici e soprattutto la telepatia. La sua forza di volontà è stata tale da respingere il tentativo di possessione di un Drago Lunare. Questo è stato motivo di orgoglio per la ragazza, che da allora ha scelto il nome di battaglia di Dragoluna.

 


Creata da Bill Everett, Mike Friedrich e George Tuska, Dragoluna appare come una donna altezzosa, piena di sé, in bilico tra l’eroina e la villain, trovandosi a combattere contro e al fianco sia di Iron Man sia di Devil in diverse occasioni (Iron Man n. 54 e Daredevil n. 105, entrambi del 1973)

Scoprirà in seguito che suo padre è sopravvissuto divenendo Drax il Distruttore, ossessionato dall’idea di uccidere Thanos. Proprio la lotta del padre contro Thanos la spinge a unirsi ai Vendicatori, dove sarà al centro della saga della Madonna Celestiale (scritta da Steve Englearth) in cui lei, Scarlet e Mantis erano le tre donne candidate al ruolo.

Nei primi anni ottanta si unì ai New Defenders, ma Dragoluna in seguito è sparita un po’ dalle scene. Tornò brevemente in auge dopo la saga del Guanto dell’Infinito, nel 1992, in cui il redivivo Adam Warlock divise le gemme dell’infinito tra 6 guardiani (Adam, Drax, Gamora, Pipp il Troll, Dragoluna e lo stesso Thanos) e a Heater toccò la gemma della Mente. (Infinity Watch di Jim Starlin)

Di recente l’abbiamo vista come fidanzata di Phyla Vell, figlia di Mar Vell, nelle storie dedicate a questo personaggio. Ha ricevuto la capacità di tramutarsi letteralmente in un Drago spaziale.

Stranamente non è ancora apparsa nel Mcu, visti i suoi numerosi legami con Drax, Thanos e le Gemme dell’Infinito.

 

FANTE DI CUORI

Apparso per la prima volta nel 1976 come antagonista di Tigre Bianca su Deadly Hands of Kung Fu n. 22, in seguito il Fante di Cuori fu riadattato come aspirante supereroe.

Figlio dello scienziato Phil Hart, il giovane Jack venne accidentalmente a contatto con un misterioso “fluido zero” che gli causò una mutazione genetica dandogli la capacità di emettere raggi di energia. Indossando un costume in grado di contenerne i poteri, Jack andò alla ricerca dell’assassino di suo padre, ucciso per mano della misteriosa Corporazione. Questo lo portò a scontrarsi con la Tigre Bianca e con Hulk.

 


In seguito divenne apprendista di Iron Man, che lo prese sotto la sua ala per un certo periodo. Tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta la Marvel sembrava voler puntare molto su questo bizzarro eroe, facendogli fare capolino in parecchie serie come Marvel Premiere, Marvel Team Up e Marvel Two-in-One. Fu pure in procinto di unirsi ai Campioni di Los Angeles, prima della cancellazione del titolo.

Creato da Bill Mantlo e Keith Giffen, fu proprio per mano del primo che il Fante di Cuori ebbe una miniserie a lui dedicata (pubblicata in Italia dalla Play Press).

Scopriamo che Jack Hart è per metà alieno, essendo sua madre un’aliena Contraxiana. Fu portato da Marcy Kane (sua fidanzata ma in segreto agente contraxiana in incognito) sul proprio pianeta d’origine, dove scoprì di più riguardo alle sue origini. I Contraxiani stanno valutando di andare a colonizzare un nuovo pianeta perché il loro sole sta per estinguersi, sebbene una parte della popolazione si opponga a tale decisione, in quanto vorrebbe dire il genocidio di un’altra razza.

In seguito il Fante di Cuori decise di utilizzare i suoi poteri per rivitalizzare il sole morente, per poi vagare nello spazio senza meta (Jack of Heart vol. 1 n. 1-4, 1984).

Viene ritrovato nella serie dedicata a Quasar nel 1991, diventando una guest star nelle serie cosmiche Marvel (tipo Silver Surfer) senza più un ruolo rilevante.

Nei primi anni 2000 Fante di Cuori torna ad avere una certa visibilità quando si unisce ai Vendicatori, prima durante la gestione di Kurt Busiek e in seguito nella breve run di Geoff Johns.

Durerà poco comunque, in quanto nel 2004 Bendis userà Fante di Cuori come arma di distruzione di massa: manipolato da Scarlet, durante l’inizio di Vendicatori Divisi, dove a causa dell’esplosione da lui provocata morirà Scott Lang, il secondo Ant Man.

Tornerà in vita anche lui, comunque, prima in Marvel Zombie e in seguito nella serie di She-Hulk.

 

DEATHLOK

Concepito da Rich Buchler, Deathlok fu lanciato dalla Marvel nel 1974 nell’albo Astonishing Tales n. 25 nel 1974. La storia di Deathlok è ambientata in un futuro distopico, allora il 1991, che vedeva il soldato Luther Manning rimanere ucciso in azione e rianimato da una tecnologia all’avanguardia, rendendolo un sofisticato cyborg.

 


La sua lotta per recuperare la propria umanità in un regime militare controllato dal maggiore Simon Riker è il principale tema della serie, nella quale il nostro esplorava i confini del suo essere uomo e macchina. La serie chiude nel 1976, ma spesso Deathlok, grazie all’espediente dei viaggi nel tempo, ha raggiunto la nostra linea temporale incrociando la strada di altri celebri eroi Marvel come l’Uomo Ragno, la Cosa, Nick Fury e Quasar, spesso in testate antologiche come Marvel Spotlight e Marvel Two-in-One.

Il ciclo di Luther Mannig verrà concluso nel 1983 da J.M. De Matteis nelle storie di Capitan America (Captain America n. 286/288) in cui i due supersoldati si ritroveranno a combattere fianco a fianco.

Il personaggio di Deathlok però avrà diverse “varianti”, nel corso degli anni: la più celebre è probabilmente quella del 1990, creata da Dwayne McDuffie, Greg Wright e Jackson Guice, che vede l’afroamericano pacifista Michael Collins con la propria mente, attraverso la tecnologia, inserita in un prototipo di cyborg. Manning farà prevalere la propria umanità sulla macchina utilizzando le capacità per scongiurare atti di terrorismo, spesso collaborando con vari supereroi, per esempio nella saga dell’Uomo Ragno Maximum Carnage.

Nel corso dei decenni la tecnologia Deathlok ha permesso la creazione di altre versioni del personaggio, a volte senzienti e altre meno. Una versione di Deathlock è apparsa nel telefilm Agent of S.H.I.E.L.D. utilizzando l’agente Jemma Simmons, ma la serie non è più ritenuta canonica dai Marvel Studios.

Non esiste ancora dunque una trasposizione cinematografica fedele di Deathlok. La cosa più simile è Robocop, il film del 1987, in cui un poliziotto rimasto ucciso in azione viene rianimato in un corpo cibernetico che ha diversi punti in comune con Deathlok: entrambi, infatti, agiscono in un futuro distopico lottando per far riemergere la propria parte umana dentro un apparato robotico.

 

Un pensiero su “7 EROI MARVEL DA RISCOPRIRE O DA DIMENTICARE?”
  1. Promuovo con lode Fante di Cuori: personaggio complesso, tormentato, eroico, coprotagonista di storie eccellenti. Mi piace ricordare come Hulk lo chiamasse Faccia Dipinta.
    Promozione più risicata per Deathlok (troppe e troppo contraddittorie le sue incarnazioni) e per Prowler (ottimo personaggio ma comunque minore).
    Rimando a settembre Tigre Bianca (qualcosa di buono si è visto e ma il potenziale è rimasto inespresso) e boccio senza appello tutti gli altri, nei quali la tamarraggine supera ogni possibilità di redenzione.

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