Racconta il compositore Franz Lachner (1803-1890) che un giorno del 1828 fu invitato dall‘editore della rivista di moda “Modezeitung”, il signor Schichk, a visitare assieme a Franz Schubert (1797-1828) – diventato famoso dopo che Al Bano ne rivelò al mondo la tormentata biografia nel film Angeli senza paradiso – l‘organo dell’abbazia di Heiligenkreuz, vicino a Vienna. Schichk suggerì ai due musicisti di comporre in serata un breve pezzo a testa da suonare l‘indomani e Schubert propose di scrivere due fughe da eseguire a quattro mani. A mezzanotte le fughe erano pronte, e il gruppetto il giorno dopo all’alba si avviò festoso verso la chiesa, dove anche i monaci apprezzarono il breve concerto.

Le composizioni a quattro mani per organo hanno avuto limitata ma costante diffusione sin dal tardo Rinascimento. Quelle davvero notevoli nel corso dei secoli sono però solo quattro o cinque (se si escludono le trascrizioni di composizioni da altri strumenti), tra cui la Sonata opera 30 di August Adolf Merkel (1827-1885) per quattro mani e quattro piedi. La seguente esecuzione del terzo e ultimo movimento, essendo realizzata su un piccolo organo in una piccola chiesa non rende forse appieno la grandiosità del brano, ma permette di apprezzare la complessità dell’accordo tra i due eccellenti organisti. Pur risalendo alla metà dell’Ottocento si tratta di musica del tutto barocca.

Altro pezzo interessante è la Doppia fantasia per due organisti, composta nel 1976 da Jean Langlais (1907-1991), ultimo discendente della scuola organistica virtuosistica francese inaugurata da César Franck (1822-1890). Una buona interpretazione è quella di Marie-Louise Jaquet (moglie di Langlais) e Anne-Catherine Plasse sull’organo dell’abbazia di Saint Victor a Marsiglia, disponibile  solo su vinile.

Tornando ai brani citati all’inizio dell’articolo, già non sono dei capolavori, e in più su YouTube si trovano solo in esecuzioni soporifere. Tutto sommato valgono per la piccola vicenda in sé. Al loro posto vi propongo la locandina del brillante film Angeli senza paradiso nel quale Franz Schubert interpreta Al Bano.

Angeli senza paradiso
Quasi certamente uno dei più brutti film mai girati, e per questo degno di considerazione

 

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