Nel 1961 lo scrittore polacco Stanislaw Lem pubblica il romanzo Solaris. Solaris è un pianeta senziente, una sorta di Dio Bambino, ricoperto da un mare gelatinoso. Leggendo le menti degli esploratori e scienziati che tentano di scoprirne i misteri crea immagini di persone legati ai loro ricordi, a volte dolorosi a volte piacevoli. In questo modo il pianeta, attraverso quello che considera solo un gioco, comincia a prendere coscienza di se stesso. Dall’altro canto anche gli scienziati, tramite le immagini create, avranno modo di affrontare un viaggio interiore che li porterà a conoscere se stessi.

Opera onirica e (cosa strana per uno scrittore dell’Est comunista) basata sull’irrazionale, a Solaris seguirà il film 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Qui l’umanità è spinta a confrontarsi con se stessa, con il passato rappresentato dall’enigma del monolito nero esistente ancora prima che l’uomo diventi un animale intelligente, e con il suo futuro.


2001 Odissea nello spazio è chiaramente una delle fonti di ispirazione di Yukinobi Hoshino per la realizzazione, nel 1985, del manga 2001 nights raccolto poi in tre volumetti. Il titolo ricorda sia il capolavoro di Stanley Kubrick sia la raccolta di fiabe arabe Le mille e una notte già con i capitoli “Prima notte”, “Seconda notte” e via dicendo. Il manga è formato da una raccolta di racconti come quelle narrate da Sharazād al re della fiaba, che costituiscono una sorta di storia futura dell’uomo, di come alzi lo sguardo al cielo sperando in un periodo di pace e prosperità, e di come poi questi sogni vengano sempre infranti.

Yukinobu Hoshino nasce nell’isola di Hokkaido nel 1954. Inizialmente realizza manga umoristici, ma poi passa allo stile gekiga (realistico) per creare storie fantascientifiche, fantarcheologiche e su antiche leggende, sempre con disegni molto dettagliati.


In “2001 nights”, Hoshino parte dalle prime esplorazioni umane all’esterno della stratosfera fino al raggiungimento dello spazio esterno. Con la fine del primo volume l’umanità riesce ad abbandonare il sistema solare grazie a veicoli sempre più avanzati.

Ripercorriamo la saga di “2001 nights”
Attenzione: spoiler

Prima notte: progenie
Assistiamo alla famosa scena iniziale di 2001 odissea nello spazio, con alcune scimmie che apprendono a usare gli oggetti come armi. Questa volta, però, l’osso lanciato diventa la scimmia in una missione spaziale: il primo passo dell’umanità verso lo spazio.

Seconda notte: bagliore terrestre
Il manga, scritto nella metà degli anni ottanta, risente della guerra fredda di quel periodo. Hoshino descrive una misteriosa missione in orbita. Il carico, sconosciuto ai due piloti dello shuttle, si rivela essere il presidente degli Stati Uniti, il quale è pronto a incontrare nello spazio il corrispettivo sovietico per mettere le basi a un’esplorazione congiunta.

Terza notte: il mare della fecondità
Sulla Luna vengono scoperti alcuni fossili di animali extraterrestri. Questo spinge l’uomo ad andare avanti e a chiedersi se troverà la vita nell’universo.

Quarta notte: Maelstorm III
L’umanità è pronta ad affrontare lo spazio più profondo, nonostante ciò porti a gravi sacrifici e a tragedie… come il protagonista della storia che si perde nello spazio.

Quinta notte: gli orfani dello spazio
Viene svolto un esperimento umano per colonizzare lo spazio. La famiglia dei Robinson, cognome che non sembra casuale, accetta di partire per il lunghissimo viaggio senza ritorno. Lo scopo della missione è, nel caso venga trovato un pianeta abitabile, spargere i semi della vita.

Sesta notte: rendez vous
Un uomo, sottoposto a un esperimento di criogenesi, durante il sonno indotto incontra degli alieni. Solo un sogno o una specie di realtà?

Settima notte: il viaggiatore venuto da lontano
L’uomo tenta sempre di andare oltre lo spazio conosciuto costruendo la navicella per una missione centenaria di raccolta dati nello spazio profondo per poi spedirli sulla Terra.


Ottava notte: la stella del demonio

Un caso fortuito porta alla scoperta di una “stella oscura” all’esterno dell’orbita di Plutone. La massa della stella/pianeta, di circa un sesto di quella del sole, risulta essere formata da antimateria in grado di fagocitare tutto ciò che le passa attorno. Le gerarchie della Chiesa cattolica individuano in essa la presenza del male, in contrapposizione al bene rappresentato dal luminoso Sole, fonte di luce e di vita, tanto da chiamarla Lucifero.


Nona notte: le luci del cielo sono tutte stelle

Sfruttando l’antimateria di Lucifero si creano motori interstellari più veloci della luce.

Decima Notte: un viaggio che supera il domani
Un discendente della famiglia Robinson “terraforma” un pianeta affinché i suoi “ancora non nati” antenati possano trovare un luogo dove finalmente “nascere”.

Undicesima notte: il mondo pietrificato
Tredicesima notte: pianeti simbionti
Sedicesima notte: il canto degli uccelli ora è silente
Diciannovesima notte: l’odissea del Pianeta Verde
In queste “notti” l’uomo, a causa dei propri errori, crea l’irreparabile in diversi pianeti, per esempio contaminando la loro natura selvaggia.

Dodicesima notte: la nave degli sconosciuti
L’uomo che tende lo sguardo verso l’universo è lo stesso che crea divisioni e steccati sulla terra: la conquista di un pianeta scatena un rigurgito della guerra fredda.

Quattordicesima notte: evoluzione finale
La nuova umanità, quella nata nello spazio, comincia ad avere esigenze e desideri diversi da quelli dei “terrestri”, ormai visti come esseri abietti e inferiori quanto a capacità cognitive. Nasce negli “spaziali” ancora di più la voglia di conoscere l’universo, mentre i terrestri rimangono legati alla Terra.

Quindicesima notte: orbita ellittica
A causa dei paradossi temporali dei viaggi oltre la velocità della luce, un uomo ormai anziano incontra la madre che, per questioni “relativistiche”, è ancora giovane.

Diciassettesima notte: colonia
La Sherazade, una nave del piacere carica di prostitute pronte ad offrire i propri servigi, sbarca su una colonia terrestre. Lo scopo di queste donne, nate nello spazio, è di raccogliere sperma umano affinché la specie “degli spaziali” possa diversificarsi con l’obiettivo di esplorare lo spazio.

Diciottesima notte: all’amore il tempo
Una coppia a causa di un incidente spaziale è costretta a separarsi. L’uomo viene inghiottito da un buco nero e la donna continuerà a ricordarlo per tutta la vita. Vicina alla morte, per un altro incidente nei pressi del buco nero, la donna ha l’occasione di tornare a incontrarlo.

Diciannovesima notte: l’odissea del pianeta verde
Ultima notte: la ballata della terra lontana
In queste ultime due notti conosciamo la sorte della stirpe dei Robinson. Gli uomini nati nello spazio, nel loro progetto di espansione, tentano di coinvolgerli nel loro progetto, ma, di comune accordo, vengono lasciati sul loro “pianeta Eden”.
Alla fine della serie abbiamo così tre tipi di umanità: i terrestri che scelgono di rimanere nel sistema solare, gli uomini nati nello spazio pronti ad affrontare l’ignoto e la stirpe dei Robinson decisa a costruire il proprio futuro sul pianeta Eden reso abitabile dal loro pronipote.


Questa, in linea di massima, è la storia narrata in “2001 nights”, ma ogni capitolo racconta molto di più di quello che sono riuscito a dire.

L’universo di “2001 Nights” è stato ripreso nelle opere successive di Hoshino, tra le quali 2001 + 5 Nights, raccolta di cinque nuove storie che si svolgono nello stesso universo, oltre a Sabel Tiger e Stardust Memories.

Non è facile rendere in animazione “2001 nights”, ma nel 1987 si è provato lo stesso a realizzare, sotto il nome di Space Fantasia 2001 Nights, un Oav dedicato unicamente alla progenie dei Robinson. Più di recente sono stati realizzati in computer grafica alcuni Oav tratti con i capitoli “Pianeti simbionti” e “Orbita ellittica”, ancora inediti in Italia.

Un pensiero su “2001 NOTTI NELLO SPAZIO”

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